Unical. Berlusconi, la laurea honoris causa e quelle speranze rimaste deluse

dalla pagina FB di Luigi Caputo 

33 anni fa, il 27 novembre 1991, la cerimonia all’Università della Calabria per la laurea honoris causa a Silvio Berlusconi. Da studente di Ingegneria, fui tra quelli che parteciparono alla grande parata, con discussione ricca di tantissima retorica e pranzo a buffet (che tenerezza, era stato fatto tutto un po’ alla buona, oggi non sarebbe stato certamente così).

Ricordo le contestazioni da parte di giovani dei centri sociali e non (alcuni di essi avrebbero votato Forza Italia o An poco più di due anni dopo, il 27 marzo 1994…!). Ricordo anche che andai anch’io (sic!) a stringere la mano al Cav. e che Sua Emittenza (allora l’impegno politico in prima persona era utopia, Craxi era vivo e vegeto e faceva benissimo le sue veci!) venne avvicinato da uno studente vicino a me che gli disse: “Presidente, in bocca al lupo per il derby… anche se io sono dell’Inter!”. Lui sorrise a millemila denti e tendendogli la mano gli replicó pronto, tra le risate generali, che se avesse avuto la possibilità di trascorrere una serata con lui, sicuramente alla fine lo avrebbe fatto diventare tifoso milanista.

Col senno di poi, ho sempre pensato che il povero prof. Jacques Guenot, allora preside della Facoltà di Ingegneria, e chi con lui organizzó la cosa, lo fecero con ingenuità e speranza, confidando che una laurea honoris causa potesse essere un ‘do tu des’ affinché Berlusconi facesse qualcosa per l’Unical. Speranza vana, a quanto pare, perché Berlusconi non solo non amó mai citare nè vantarsi di questa laurea, ma peraltro l’Unical vide solo qualche briciola, e nulla più…