Quella di ieri è stata una giornata campale all’Università della Calabria. La notizia della sospensione della seduta di laurea della Facoltà di Economia- Dipartimento Scienze Economiche, Aziendali e Giuridiche a causa di una tesi platealmente copiata da una laureanda ha fatto il giro d’Italia (http://www.iacchite.com/unical-quella-tesi-e-copiata-sospesa-seduta-di-laurea/). Il presidente della seduta, prof. Enrico Caterini, appena si è accorto del plagio, ha sospeso la seduta e chiesto l’intervento dei carabinieri di Rende per i dovuti accertamenti. Non c’è dubbio sul fatto che i militari dell’Arma abbiano annotato il nome del relatore della tesi. E nel corso della giornata di ieri non sono serviti molto sforzi per capire di chi si trattasse.
Lo aveva deciso il consiglio di amministrazione dell’ateneo cosentino, guidato dal rettore Gino Mirocle Crisci, che aveva punito la professoressa universitaria per assenteismo.
Tutto era partito da un esposto anonimo degli studenti che lamentavano l’assenteismo della professoressa Amisano accusata di “presunte violazioni dei doveri d’ufficio connessi allo svolgimento, in maniera continuativa, degli impegni didattici”. Lamentele che, secondo il cda dell’Università, sono state riscontrate dopo l’audizione della stessa professoressa piemontese e da “documentazione, da cui emergeva il presunto assenteismo della docente e lo svolgimento delle lezioni ad opera di personale non qualificato”. In sostanza, le lezioni e gli esami di diritto penale sarebbero state tenuti da assistenti che, in realtà, non potevano svolgere quel ruolo.
Dopo l’esposto degli studenti, stavolta è toccato ai suoi colleghi docenti evidenziarne le irregolarità. Non rimane che attendere, a questo punto, i nuovi provvedimenti del rettore nei suoi confronti.