Unione dei Comuni delle Serre Cosentine: tutte le mie perplessità (di Francesco Iannucci)

di Francesco Iannucci, sindaco di Carolei

Se volete fare l’Unione dei Comuni delle Serre Cosentine (Castrolibero, Marano Marchesato, Marano Principato, Cerisano, Mendicino, Dipignano, Paterno, Carolei e Domanico) adesso, per avere più peso per il Pnrr siete fuori strada perché non c è il tempo materiale quindi state buttando fumo negli occhi dei cittadini.

Io sono d accordo con l’Unione ma per un motivo: non avrei a che fare con decine di sindaci come sta succedendo nell’ATO o nell’Autorità Idrica o nel Consorzio Valle Crati. Esempi di come in Calabria, la collaborazione dei sindaci è impossibile. Con l’Autorità Idrica (composta dai sindaci) stiamo addirittura rischiando di perdere i finanziamenti europei.

Quanto all’esempio di Casali del Manco… è vero che per 10 anni arriverà un ulteriore contributo di euro 1.900.000 in più rispetto ai normali contributi, tutto rose e fiori … e dopo i dieci anni? Diventa un Comune normale con i problemi di sempre.

Chi lo ha detto che una Unione dei Comuni vuol dire che un Comune grande abbia dei costi più bassi e dei migliori servizi ? Il mio Comune offre servizi migliori rispetto a Cosenza sopratutto per acqua e spazzatura.

Io sono d’accordo con la fusione di comuni dove i territori sono omogenei perché è più facile prendere decisioni omogenee piuttosto che decidere insieme ad altri sindaci che hanno aspettative personali diverse. Sono d accordo con la fusione perché una sola amministrazione può progettare un intero territorio (sicuramente più ampio del proprio Comune), si può prevedere un trasporto unico territoriale e si può avere un più grosso peso politico, ma quanti sindaci sono disposti a perdere la propria poltrona per migliorare la condizione di oltre 35.000 cittadini (da Castrolibero, Marano Marchesato, Marano Principato, Cerisano, Mendicino, Dipignano, Paterno, Carolei e Domanico)?