Oggi scocca il 15° giorno di occupazione al Valentini-Majorana di Castrolibero. Gli ispettori del Ministero sono tornati e hanno ascoltato molti docenti: continueranno anche oggi ed è previsto l’arrivo del sottosegretario all’Istruzione Romano Sasso. Ma la notizia che è filtrata nella giornata di ieri lascia poco spazio a improbabili colpi di coda della preside. Iolanda Maletta è stata avvistata tra scatoloni e borsoni nei suoi “appartamenti” e sostanzialmente il suo impero durato ben 17 anni è ai titoli di coda. E siamo talmente avanti che già si è scatenato il tototraghettatore per il commissariamento, a capo del quale dovrà necessariamente essere collocato un reggente per almeno 60 giorni. Ieri tra gli addetti ai lavori circolavano già alcune ipotesi, che riportiamo per dovere di cronaca. I due nomi più ricorrenti, anche perché perfettamente funzionali alle logiche di potere del “sistema”, sono quelli di Gabriele Petrone, docente di Storia e Filosofia del Liceo Scientifico Valentini-Majorana e di Antonio Iaconianni, attuale dirigente scolastico del Liceo Classico Telesio di Cosenza.
Petrone è uno dei sostenitori storici e più “fedeli” del tandem Nicola Adamo-Enza Bruno Bossio avendo ricoperto anche cariche politiche dalla Federazione Giovanile del Pci al Pds e fino al Pd ed è tra i docenti che più si sono esposti mediaticamente per sostenere la protesta degli studenti. Ed è certamente lui che ha pilotato l’adesione di Madame Fifì alla manifestazione in programma per domani. Petrone recentemente ha vinto il concorso per essere abilitato a svolgere il ruolo di dirigente, il suo nome circola largamente ma è chiarissimo che è sponsorizzato dalla malapolitica rappresentata plasticamente dalla magara di Grimaldi. Del resto, quando si muove lei ci dev’essere sempre una motivazione, dal momento che nessuno ha mai avuto memoria di sue azioni utili alla Calabria nel corso della sua ormai lunghissima carriera. Mentre le cronache sono piene delle sue “piroette” per arricchirsi a spese dei cittadini calabresi.
Tornando a Petrone, avrebbe buone entrature anche all’Ufficio Scolastico Regionale (dove Loredana Giannicola, la moglie del suo punto di riferimento culturale, il professore Trebisacce, ha un ruolo fondamentale), che ha comunque voce in capitolo nella ricerca della soluzione di traghettamento per il Valentini-Majorana nella sua qualità di referente principale e diretto del Ministero.
Decisamente più difficile che si arrivi ad una nomina – anche se da semplice reggente – di Antonio Iaconianni, attuale chiacchierato preside del Telesio, che sta interpretando nella maniera peggiore possibile il ruolo di manager nel modello di scuola-azienda tanto caro ai nostri governanti. Ma negli ambienti scolastici il nome circola, eccome se circola. Anche perché non è un mistero che Iaconianni va molto d’accordo – per usare un eufemismo – con i poteri forti massonici cosentini.

Proprio poche settimane fa 400 studenti del Telesio hanno dato vita ad una vivace protesta per contestare le sue strategie. La genialata, in particolare, è stata quella di trasferire una parte degli studenti alle “Canossiane” per accogliere invece nel Telesio gli alunni delle elementari e delle medie del Convitto Nazionale. Un’operazione spregiudicata, che denota – come minimo – una grande capacità persuasiva sugli organi collegiali. Eh sì, perché il “college” dev’essere uno dei pensieri fissi del preside-manager che non fa neanche mistero della sua volontà di trasformare il Telesio in un college all’americana o se preferite all’inglese. Logiche di mercato, che con la Cultura hanno ben poco in comune. Ma che invece si sposano alla perfezione con l’attività della sua collega Iolanda Maletta, che non ha cacciato gli studenti dalla scuola ma che con tutto lo spazio che ha a disposizione è certamente riuscita nell’impresa di trasformare il Polo scolastico in una gallina dalle uova d’oro come e certamente anche più di Iaconianni. Una bella gara, non c’è che dire.
Al Telesio si stanno facendo i doppi turni per i tantissimi alunni del Convitto-parcheggio, ospiti ormai padroni del fu Liceo Classico Telesio. D’altra parte, anche la Cgil – con la quale non siamo quasi mai d’accordo – ha scritto giustamente che “si tratta di due istituzioni scolastiche con percorsi differenti e vite separate, personale differente e fondi separati. Non è corretto veicolare una inesistente unione delle scuole”. E infatti l’astuto (si fa per dire) Iaconianni, insieme alla sua vicepreside (altrettanto astuta), parla di Cittadella Telesiana sul colle Pancrazio, perché il piano diabolico è quello di dislocare quasi tutto il Liceo per far rimanere il Convitto nazionale e, probabilmente, per logica, il Cambridge.
Tradotto in soldoni, la scuola più antica della città, nonché una delle più prestigiose d’Italia, sta morendo morta ammazzata: e nonostante questo, il nome di Iaconianni circola persino come esempio “virtuoso” nel sottobosco del malaffare.
Ricapitolando, e per una migliore comprensione dello stato delle cose. Siamo davanti ad uno scandalo nazionale con annesso circo mediatico di contorno e i poteri forti, in ogni caso, stanno già manovrando le loro pedine per salvaguardare i loro interessi con il paradosso ai limiti del tragicomico che domani insieme agli studenti sfileranno anche alcuni (speriamo non tutti…) protagonisti della malapolitica. Siamo davanti ai poteri forti che vanno dritti per la loro strada e si accingono a cambiare “prestanome” per continuare a trasformare le scuole in aziende al loro servizio. Sperando almeno che tra di loro stavolta non si nasconda qualche altro “porcone”.