Vaticano, lo scrittore Nuzzi difende i corvi: “Manette per coprire le spese dei cardinali”

“Cosa penso degli arresti di Vallejo Balda e Francesca Chaouqui, accusati di aver trafugato documenti riservati? Cosa si puo’ pensare di chi risponde a un libro con le manette?”.

A dirlo, intervistato dal Fatto Quotidiano, e’ Gianluca Nuzzi, autore di ‘Via Crucis’, uno dei due libri al centro di Vatileaks 2. “Sfogliando il libro – aggiunge il giornalista – trovo tante risposte a questi arresti, a chi ha paura che gli scandali emergano, che si sappia quanti soldi dati per la beneficenza vengano invece sottratti alle opere di bene previste dall’Obolo di San Pietro o la storia dei 400 conti correnti bloccati nottetempo allo Ior per tutte le pratiche che riguardavano le santificazioni e le beatificazioni”.

Perche’, a suo avviso, il Vaticano teme il libro?

“Racconto per la prima volta la ‘Via Crucis’ di Francesco iniziata appena divenuto Papa per portare avanti le riforme, cambiare la Curia, allontanare i mercanti dal tempio. Il libro svela la situazione drammatica che Jorge Mario Bergoglio eredita da Joseph Ratzinger, fatta di affari opachi, privilegi, angherie. Si temono i libri che raccontano i fatti ricostruendoli con documenti incontrovertibili, che vogliono far conoscere quelle realta’ che nulla hanno a che vedere con il Vangelo”.

Le relazioni segrete sui bilanci e sulla finanza vaticana, dice il giornalista, dimostrano “che i cardinali hanno lasciato le berline in garage, ma continuano a vivere in appartamenti di 500 metri quadrati mentre l’unico che vuole cambiare davvero, Bergoglio appunto, vive in soli 50 metri quadrati”.

Il Vaticano, dice ancora Nuzzi in un’intervista al Corriere della Sera, teme “forse che si sappia che dal Governatorato in 2 anni e’ sparita merce per 1,6 milioni? O che ci sono immobili affittati a 6 euro l’anno?”.

(ANSA)