Amori e Deliberi – Cronache rosa dal Comune
In un Comune di provincia che nessuno trova sulle mappe, ma dove tutti sanno tutto di tutti, vive Maria Rosaria, mamma di tre figli, agenda piena, lingua affilata e un sogno fisso: entrare in politica.
Per anni è stata “quella della chat delle mamme”. Poi, alle elezioni comunali, il colpo di scena: grazie anche al sostegno del marito, il serissimo dottor Francesco, stimatissimo in ospedale, Maria Rosaria prende più di 400 voti e diventa consigliera di minoranza.
Al bar sotto il Comune dicono tutti la stessa cosa: «Oh, ma l’hai vista Maria Rosaria? Mo’ comanda pure lei…». Lei, dentro, gongola.
Capitolo 1 – Dal banco di scuola al banco del Consiglio
Il primo giorno in aula consiliare, Maria Rosaria è tesa come al colloquio con le maestre.
Tailleur stirato, tacco alto, smalto intonato alla cartellina. Entra, si siede, guarda in giro.
E lì lo vede. Seduto in fondo, appoggiato al muro con l’aria di uno che “io dovevo stare lì su quei banchi”, c’è Mimmo.
Sposato, padre di una bimba di tre anni, mancato consigliere.
Occhi furbi, sorriso da bar sport, giubbotto sempre mezzo aperto. Il latin lover dei poveri. I loro sguardi si incrociano.
Lei pensa: «Questo è un problema»
Lui pensa: «Questa è una sfida»
Capitolo 2 – Telefonini bollenti e colonna complice
All’inizio sono solo battute: «Consigliera, ha visto che oggi piove pure dentro il Comune?»
«Mimmo, almeno qui dentro non diluviano le tasse…».
Poi partono i primi messaggi. Prima: “Buongiorno, come va la seduta?”.
Poi: “Ti vedo stanca, tutto bene?”.
Poi direttamente: “Mi manchi anche quando ti ho davanti”. I telefoni non tacciono mai.
Maria Rosaria scrive mentre prepara la cena, Mimmo risponde mentre dice alla moglie che sta “seguendo la diretta del Consiglio”.
In Comune, i due hanno il loro posto fisso: dietro una grande colonna del corridoio, ribattezzata in segreto “Colonna del Bacio”. Ogni seduta è uguale, Presenti: sindaco, consiglieri, pubblico e sempre Mimmo… all’ordine del giorno: bilancio, tasse, delibere
Fuori ordine del giorno: Maria Rosaria & Mimmo – episodio nuovo. Al bar ormai la chiamano: «La telenovela del Comune».
Capitolo 3 – Quando la soap scappa di mano
Più passano i giorni, più Mimmo si convince di essere il protagonista maschile della serie.
La segue ovunque: sedute, commissioni, incontri, caffè, perfino in biblioteca “per caso”. Maria Rosaria, tutta presa, rischia tutto: la faccia, la famiglia, la poltrona.
Ma la situazione le sfugge di mano quando… si invaghisce, ancora una volta perdutamente, di un altro. Un nuovo personaggio entra in scena (lo chiameremo solo “Il Terzo”): elegante, pacato, parla piano, non urla nei corridoi. L’opposto di Mimmo. Mimmo questo non lo manda giù.
Capitolo 4 – Schiaffi istituzionali
La gelosia non resta in bozza: un giorno, davanti al Comune, parte la prima scenata.
Urla, accuse, la solita frase da maschio offeso: «Tu sai chi sono io?!». E, insieme alle parole sbagliate, partono pure i primi schiaffi. Qualcuno fa finta di non vedere, qualcuno si gira dall’altra parte, qualcuno osserva tutto e salva mentalmente la scena per raccontarla al bar. In mezzo a tutto ciò, il sindaco Enzo, da sempre difensore dei “diritti delle donne” in conferenza stampa, in questo caso sceglie la linea: “Non ho visto niente”.
Capitolo 5 – Trasferta a Bologna (e scenata da film)
Arriva una trasferta istituzionale a Bologna. Ci sarà il nuovo ingegnere? Lei aspetta la figlia che torni da scuola alla fermata del pullman zona “leone”, Maria Rosaria aspetta il pullman.
Mimmo, ovviamente, non molla: si presenta pure lui, mimetizzato dietro un angolo come se fosse in un film. Appena la vede, parte: le strappa il telefono dalle mani, vede la chat, urla..
Lei riesce a scappare… Scena da cinema… ma senza colonna sonora.
Capitolo 6 – Il giorno del giudizio (in aula consiliare)
Passano pochi giorni. Martedì 18, ore 9:30 circa. La sala consiliare è pronta: microfoni accesi, fogli sparsi, chiacchiere a bassa voce. Maria Rosaria entra con la solita aria da “io non devo spiegazioni a nessuno”. Ma Mimmo è lì che la aspetta. Le si avvicina, l’afferra per il collo e cerca di trascinarla fuori dall’aula. Urla, sedie che scalano, qualcuno mormora, qualcuno abbassa lo sguardo. Ed è qui che entra in scena l’unico vero uomo di tutta la storia: il consigliere Nico, uno abituato a parlare poco ma chiaro. Si piazza in mezzo, separa fisicamente Mimmo da Maria Rosaria. Mimmo sbraita: «Fatti i fatti tuoi!» – «Tu u sai cu su’ io?!» da vero Vibonese…. E lui, secco: «Non mi interessa chi sei…». E l’altro: «Davanti ai miei occhi una donna non la picchi». Fine. Silenzio. Imbarazzo.
Mimmo, fuori controllo, arriva persino a minacciare Nico. Gli altri guardano. Qualcuno fa spallucce. Il sindaco Enzo, in prima fila, pensa solo: «Speriamo non esca sui giornali…». I consiglieri pronti ad aiutarla. Si prestano persino a farle da autisti.
Un paio di loro vanno a prendere l’auto parcheggiata dove trovano Mimmo ad aspettarla ancora..
Capitolo 7 – Quando la fiction esce dal palazzo
Ma il problema è proprio quello: in paese tutto esce fuori. Il bar sotto il Comune ha già il titolo pronto: “Amori e Deliberi”. Le chat girano, le versioni si moltiplicano, i dettagli si colorano. E alla fine, inevitabile, esce il primo articolo sul giornale. A quel punto il sindaco Enzo non può più dire “non sapevo”. La soap rosa del Comune è diventata caso pubblico. Un anno è già passato….
Alla prossima puntata… Chi racconterà la sua versione?
Maria Rosaria, Mimmo, il Terzo, il sindaco Enzo, Nico? Chi cadrà dalla sedia, chi perderà la poltrona, chi salverà la faccia?
📌 “Amori e Deliberi – Cronache rosa solo dal Comune di Vibo Valentia”
…continua. Prossima puntata
“La smentita di Maria Rosaria”









