E’ morto all’età di 66 anni il procuratore capo di Vibo Valentia, Bruno Giordano. Il magistrato era malato da tempo. Commosso il ricordo di Libera, che ha esaltato anche le doti umane di Giordano, magistrato di lungo corso che ha legato la propria carriera alle indagini sulla ‘ndrangheta a Reggio Calabria (in particolare l’inchiesta “Olimpia”) e a quelle sulle navi dei veleni nel Cosentino, quando reggeva la Procura della Repubblica di Paola.
Giordano era stato sostituto nella Procura della Repubblica di Reggio Calabria, periodo nel corso del quale aveva coordinato, tra l’altro, importanti inchieste tra cui quelle sugli omicidi dell’ex presidente delle Ferrovie dello Stato Lodovico Ligato e del sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione Antonino Scopelliti. Successivamente Giordano era stato Procuratore della Repubblica aggiunto a Palmi. Poi era approdato alla procura di Paola e infine a quella di Vibo. I funerali saranno celebrati alle ore 16 nella chiesa di San Carlo Borromeo a Rende.
Ecco quanto si legge nel ricordo del Coordinamento Libera Cosenza. È morto Bruno Giordano, procuratore capo di Vibo Valentia. Magistrato serio e poco incline alla ribalta e, soprattutto, uomo colto, corretto e gentile. “L’unico modo per contrastare la violenza e i fenomeni criminali è il lavoro, lavoro, lavoro. Solo questo conosciamo”.