Prima di pubblicare la lettera che abbiamo ricevuto, è necessaria una premessa. Il nuovo prefetto di Vibo Valentia Giovanni Paolo Grieco, dal momento del suo insediamento, ha dato corso a tutta una serie di provvedimenti fondamentali, che hanno portato allo scioglimento del Comune di Tropea e di altri centri vicini e a quello dell’Asp di Vibo, decretato poche ore fa. Nulla da dire finora sul suo operato ma qualche ombra si addensa all’orizzonte perché ci viene segnalata con la giusta attenzione una circostanza che ci era decisamente sfuggita.
LA LETTERA: IL PREFETTO-SOMMELIER
Il Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Paolo Grieco, al “Vinitaly and the City – Calabria in wine”, nel ruolo di sommelier per il centrodestra calabrese.
Non è passata inosservata la presenza del prefetto Grieco alla kermesse del centrodestra calabrese. Non era lì per il taglio del nastro ma per brindare con un calice di vino, selezionatamente rosso, con Cannizzaro, Occhiuto e compagnia cantando. Per non mischiarsi con la folla si sono pure appartati per brindare, per evitare che ci fosse qualcuno di estraneo. Non è passata inosservata l’assenza dell’On. Mangialavori, come non è passato inosservato il gesto del prefetto con calice alzato con la mano “destra”. Molti si saranno chiesti a cosa stavano brindando, i più maliziosi avranno pensato all’epurazione dei sindaci vicini al deputato forzista. Non è un caso se i Sindaci e i consigli comunali sciolti o in prossimità di essere sciolti in provincia di Vibo Valentia, erano riferimento politico dell’on. Mangialavori. Solo Maria Limardo, ultimo sindaco di espressione mangialavoriana, l’ha fatta franca, dal certo scioglimento del consiglio comunale di Vibo, sol perché Occhiuto ha promesso al buon prefetto che l’avrebbe fatta fuori lui, politicamente. Quel gomito alzato è un brindisi allo svilimento delle Istituzioni che professano legalità alla “salute” del centrodestra occhiutiano.
Dato spazio alla lettera, è necessaria anche qui una riflessione. Da una persona attenta e riservata come il prefetto un simile scivolone non ce lo saremmo mai aspettati, perché se è vero che non c’è nulla di scandaloso a partecipare a una “pagliacciata” del genere, è anche vero che la visione delle foto fa sussultare e pone una serie di domande. E se anche l’incontro fosse plausibile essendo un evento pubblico che non si è svolto però nella provincia di Vibo Valentia, l’affettuosità e la quasi confidenza amicale è completamente fuori luogo…
Si possono porre delle domande sull’opportununità di una simile presenza. Fermo restando il nostro giudizio positivo sul lavoro del prefetto Greco, questa foto fa nascere degli interrogativi.
1) Come mai il presidente/commissario Occhiuto che solitamente non dice una parola su scioglimenti , commissariamenti e altro questa volta invece è così ciarliero? Forse è già a conoscenza delle motivazioni dello scioglimento? E se sì, come mai?
2) Come mai la stampa di regime annuncia, come se fosse informata da qualche “uccellino” che nella triade dei commissari ci dovrebbe essere il fido occhiutiano generale Battistini? Se la notizia fosse vera, saremmo alla barzelletta…
3) Perché al Comune di Vibo Valentia che doveva essere il primo a essere messo sotto osservazione invece è stata risparmiata una commissione d’accesso?










