Vibo. Il prefetto-sommelier occhiutiano, l’epurazione dei sindaci sgraditi e il salvataggio di quelli “amici”

Il Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Paolo Grieco, al “Vinitaly and the City – Calabria in wine”, nel ruolo di sommelier per il centrodestra calabrese.
Non è passata inosservata la presenza del prefetto Grieco alla kermesse del centrodestra calabrese. Non era lì per il taglio del nastro ma per brindare con un calice di vino, selezionatamente rosso, con Cannizzaro, Occhiuto e compagnia cantando. Per non mischiarsi con la folla si sono pure appartati per brindare, per evitare che ci fosse qualcuno di estraneo. Non è passata inosservata l’assenza dell’On. Mangialavori, come non è passato inosservato il gesto del prefetto con calice alzato con la mano “destra”. Molti si saranno chiesti a cosa stavano brindando, i più maliziosi avranno pensato all’epurazione dei sindaci vicini al deputato forzista. Non è un caso se i sindaci e i consigli comunali sciolti o in prossimità di essere sciolti in provincia di Vibo Valentia, erano riferimento politico dell’on. Mangialavori. Giovanni Macrì, che a Mangialavori aveva dato la cittadinanza onoraria, è caduto. Salvatore Solano, sindaco di Stefanaconi, è caduto pure lui e tutti sanno quanto sia legato al deputato presidente della Commissione Bilancio… Si sono invece miracolosamente salvati i sindaci di Nicotera e Mileto, che non a caso negli ultimi tempi si erano legati a Michele Comito e avevano “abiurato” la loro amicizia con Mangialavori.

Solo Maria Limardo, ultimo sindaco di espressione mangialavoriana, l’ha fatta franca, dal certo scioglimento del consiglio comunale di Vibo, sol perché Occhiuto ha promesso al buon prefetto che l’avrebbe fatta fuori lui, politicamente. Quel gomito alzato è un brindisi allo svilimento delle Istituzioni che professano legalità alla “salute” del centrodestra occhiutiano.

Lettera firmata