Vibo. Immobili confiscati, quel bando dimenticato (?) due volte dagli uffici e dalla politica

C’era una volta l’Agenzia Nazionale per gli Immobili Confiscati alla Criminalità Organizzata. E c’è ancora.

C’erano anche diversi immobili di cui i Comuni italiani diventano beneficiari per la destinazione degli stessi a fini di utilità sociale.
Così come il Comune di Vibo Valentia, la cui amministrazione adottava la Delibera 228/2021 per acquisirne altri.
Ma che fine fanno questi immobili? E che fine hanno fatto quelli già acquisiti al patrimonio del Comune? Si sono esaurite le procedure per la concessione degli stessi? Oppure no?
C’è un bando che continuativamente viene proposto e riproposto e che, continuativamente, viene abbandonato (o forse dimenticato).
Con una sistematicità che di certo non dimostra alcuna discontinuità amministrativa rispetto al passato. Anzi!
Si era affrettata l’attuale amministrazione, qualche mese dopo il suo insediamento, a provvedere a prorogare la concessione provvisoria di 2 immobili ad altrettante associazioni che li utilizzano per finalità sociali.
Si era affrettata a farlo, con Delibera di Giunta Comunale nr 112/2019 ad Ottobre, anche a seguito di un apposito incontro tenuto con il mondo associativo nelle settimane successive al suo insediamento, sollecitata proprio dai rappresentanti di Libera perché, come evidenziato, quel Bando era fermo da troppo tempo.
Era fermo quel Bando per la concessione definitiva di 5 immobili confiscati, dei quali 2 erano stati concessi, peraltro provvisoriamente, dalle precedenti amministrazioni con un atto di cui non v’è traccia, pubblicamente: un decreto sindacale? Una determina? una Delibera di Giunta? O di Consiglio? Nessuna traccia sull’albo pretorio.
E così, esaurito un iter procedimentale valutativo durato qualche mese, il Comune di Vibo Valentia, previa adozione di Delibera di Giunta Comunale nr 40/2020, pubblicava un Bando per la concessione ventennale di 5 immobili confiscati, già in disponibilità all’Ente (e di cui 2 già in concessione provvisoria prorogata, come sopra), approvando con Determina 623 del 27/05/2020 del Settore 4.
Nulla di strano. Se non per il fatto che quel Bando non si sa che fine abbia fatto. O forse sì.
Esattamente come già era successo in passato, per un Bando identico, per gli stessi immobili, come in una sinfonia di copia e incolla di atti, documenti e procedure che hanno nuovamente portato ad un nulla di fatto. Alla faccia della discontinuità amministrativa.
Sì. Perché un simile Bando, relativo anche ai medesimi immobili, era già stato deciso dalla precedente amministrazione con Delibera di Giunta Comunale 259/2018 e pubblicato con Determina del Settore 4 nr 119 del 01/02/2019, a cui pure aveva fatto seguito la nomina della Commissione di Valutazione con Determina del Settore 4 nr 483 del 02/04/2019, salvo poi procedere alla rimodulazione della Commissione di Valutazione con Determina del Settore 4 nr 1023 del 09/08/2019. Poi arrivò Rinascita-Scott. E non se ne seppe più nulla.
E allora il Bando fu riproposto con Atto di indirizzo della Giunta Comunale, come dicevamo, nr 40/2020, cui fece seguito la Determina 623 del 27/05/2020 del Settore 4 di approvazione del Bando dell’era Limardo. Andò tutto speditamente, fino alla costituzione della nuova Commissione di Valutazione, avvenuta con Determina 855 del 16/07/2020 del Settore 4.
Poi nuovamente il silenzio.
Fino alla Determina 314 del 22/02/2022 del Settore 4 che, “Considerato che non risultano ancora definitivamente acquisiti al patrimonio indisponibile dell’Ente, attraverso i dovuti atti, gli immobili sopra richiamati e, pertanto, allo stato non vi è in capo all’Ente un titolo giuridico tale da poter approvare l’atto finale” praticamente annulla (nuovamente) il Bando, e in assoluta continuità con il passato.
C’è da chiedersi se il fatto che gli immobili non fossero acquisiti al patrimonio dell’ente non si sapesse già nel 2019, ai tempi del primo bando. E se non si sapesse già nel 2020, ai tempi del secondo bando. E perchè non si è fatto nulla (per ben 2 anni) nelle more dell’adozione della determina del 2022 che ha ritenuto più facile azzerare tutto. C’è anche da chiedersi a che titolo, quindi, dal 2019 in poi, il Comune abbia comunque concesso “provvisoriamente” a terzi degli immobili confiscati che in realtà non erano formalmente nel proprio patrimonio indisponibile. E quindi non erano destinabili a nessuno.
C’è da chiedersi se, oltre al finanziamento di 800.000 Euro da poco ottenuto, a valere sul Pnrr, per mettere a frutto un immobile confiscato alla criminalità organizzata e destinarlo a Centro a sostegno delle disabilità complesse, il Comune di Vibo Valentia (la cui delega per gli Immobili Confiscati è in mano al Sindaco), si ricordi anche della gestione ordinaria di quei 5 immobili che attendono ancora di essere destinati.