di Rocco Tripodi
Leggo un comunicato con cui il sedicente Rettore SAVERIO FORTUNATO annuncia una QUERELA non a tutta, ma “a MEZZA stampa”. In realtà annuncia il 3 agosto, di AVER DATO MANDATO ai suoi legali – che speriamo non glieli paghi il Comune – perché sporgano denuncia “tempestiva” (anche se il comunicato porta la data del giorno dopo), per i contenuti di un articolo “a firma APPARENTE (?) T.R. (?), nei confronti dell’AUTORE e dei RESPONSABILI”… E perché dell’ AUTORE se, per lui, i RESPONSABILI sono altri? Inoltre, a fronte di una querela SOLTANTO ANNUNCIATA, “diffida chiunque a diffondere da subito, i contenuti dell’articolo, perché (a suo dire) è GIÀ oggetto di azione giudiziaria”, ancor prima che la querela arrivi al giudice. Andiamo bene! Se è questo quel che insegna ai suoi alunni, un ripassino delle nozioni più essenziali di Giurisprudenza, da parte sua, sarebbe da considerare. Pubblicato il 3 e datato il 4 agosto 2025.
Ciò premesso, torniamo alle cose serie, a dove eravamo rimasti con il primo articolo incriminato del 3 agosto.
VIBO. CHI E’ IL “FORTUNATO” VINCITORE DI PALAZZO GAGLIARDI? (https://www.iacchite.blog/vibo-chi-e-il-fortunato-vincitore-di-palazzo-gagliardi/)
In questo articolo anticipavo un mio ulteriore personale approfondimento non su una sola GAMBA ma ben due che, senza alcuna fatica, senza rumore e senza incontrare ostacoli, hanno portato, introdotto, assecondato e principescamente accomodato a Palazzo Gagliardi, tra tappeti, drappeggi, lustrini, merletti, divani, quadri d’autore contraffatti, panini imbottiti e giornali illustrati, tutto in TRUCIDOMASSONCASAMONICO STYLE, il “FATTAPPOSTA per il popolo-vacca vibonese”, prof. SAVERIO FORTUNATO.
Il LA GAMBA di cui parlo è NICOLINO, politico giramondo senza patria e senza bandiere (frikkettone a spese nostre), poeta, vagabondo, che nel suo girovagare per il mondo raccoglie su una sorta di CARRO di TESPI (citazione dotta suggeritami dal sedicente fine grecista ALFONSINO GRILLO), e ce li ammorba a noi, giocolieri, funamboli, attori, guitti, capaci di ogni genere di intrattenimenti CIRCENSES, che compensiamo NOI con tanto PANEM.
Il quieto ma intraprendente NICOLINO già ragioniere sportellista negli uffici ENEL, ha collezionato un delirio tale di riconoscimenti marchiati e autografati, che manco lo stesso Thomas Edison (che però non era ragioniere), e più medaglie del generale FIGLIUOLO (penalizzato però, il generale, da insufficienza toracica). AMPRA (stende)una tovagliona sui social – come negli anni ’60, il giorno della SCIALATElA di Pasquetta, su cui si poggiavano le infinite portate preparate dalle mamme – una sua biografia così onnicomprensiva e totalizzante che, se decideste di leggerla tutta, prima, premuratevi di abbassare la fiamma e aspettate a buttare la pasta.
Due volte assessore. In anni diversi, Cavaliere, Ufficiale, Commendatore dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana; Visitatore, perlustratore, messaggero, impresario su mandato della Politica, delle Associazioni e della Chiesa, attraversa l’emisfero terracqueo, esportando la civiltà Monteleonese.
Il suo assessorato si è caratterizzato per una serie di originali e lungimiranti progetti, mai compresi e scioccamente non realizzati: un collegamento con funivia tra Vibo città e Vibo Marina; una rete di filobus che collegasse Vibo, Vibo Marina, Pizzo e Mileto; dei fagioli barattati con una mucca che piantati avrebbero fatto crescere in brevissimo tempo un impianto rampicante gigantesco, capace di scavalcare la città dall’ingresso di via Affaccio all’imbocco della provinciale per S.Onofrio, ovviando così alle finanziate e mai compiute tangenziali est ed ovest. Per la verità, uno di questi progetti è una mia invenzione, indovinate quale. Per cotanti e cotali meriti gli è stata intitolata un’aula dell’istituto perché rimanga, imperitura nei secoli, una traccia del Kissinger della Calabria Ulteriore. Alla fine i suoi assessorati sono stati trasformati in un PERGAMENIFICIO.
Dove Va, contatta diversi personaggi di ogni pasta e condimento, a qualcuno dei quali procura un ingaggio da primo mattatore, che paghiamo noi, a tanti altri regala pergamene arrotolate e fermate, con fiocco dorato, su un elegante sacchetto di cipolle rosse di Tropea. Pergamene da lui rilasciate sono state trovate nella foresta amazzonica, in Papuasia, ma, cosa sorprendente e inspiegabile, persino nell’area archeologica del Cofino. Forse su quest’ultima notizia, conferma può esserci data da chi ha, a vario titolo, frequentazioni col mondo dell’archeologia, non fosse altro perché la moglie archeologa è, senza mai riposare, impegnata a seguire ormai quasi tutti i cantieri pubblici, con i quali stanno SDERENANDO l’intero centro storico e non solo.
Chi è? La GAMBA PASQUALE. L’altra GAMBA d’appoggio all’intero AMBARADAN messo su a Palazzo Gagliardi. Una VECCHIA GRAMIGNA ETICHETTA NERA, coordinatore provinciale e membro dell’assemblea nazionale di FdI. Di se’ dice: di avere conseguito un diploma all’Istituto tecnico commerciale; Giornalista; capoufficio stampa; responsabile uff. URP Università Suor Orsola; comunicatore pubblico e istituzionale; portavoce ATERP e altro ancora tra cui “accunti vari” col mondo associazionistico che si richiama ai Borbone; ultimo, ma primo in ordine di tempo, direttore agenzia viaggi Assessorato turismo Reggio Calabria (pagato da noi), ininterrottamente già dal 1996, quando militava nel fronte della gioventù. Un’agenzia evidentemente con orari molto elastici dato che lo si può incontrare a Vibo a tutte le ore del giorno che, scomposto, sbraita al telefono, con la delicatezza e i toni dei quali già la sua immagine è anticipatrice. In quanto al suo essere giornalista, non so cosa non pagherei per leggere e poter commentare un suo articolo. Ma un uomo così rappresentativo della nuova, sensibile, dotta, intellettualmente emancipata aristocrazia politica, non è mai sazio di scienza e conoscenza, per cui si iscrive al corso di mediazione linguistica tra i primi, e inizia a studiare, sudando sette camicie, nere perché meglio camuffano il sudore, “laureandosi”, indovinate…con 110 su 110.
Un evento talmente straordinario che riempì l’intero palazzo di notabili, politici, uomini delle più alte istituzioni non solo locali, civili e militari. Raccontano che durante la cerimonia c’è stato un momento imbarazzante ed esilarante, quando, il confuso La GAMBA, il quale era lì perché gli era stato detto di tenersi libero quel giorno “per la LAUREA”, si alza e vusibilmente annoiato chiede :”Scusate, ma quando comincia a cantare LAURA PAUSINI?”. Oltre l’ordinario svolgimento scolastico di una scuola di cui non conosco il flusso e le frequenze degli studenti, l’Istituto riempie le cronache mondane cittadine per altisonanti sfarzosi eventi arricchiti di premi e cotillons, con ospiti di rilevante caratura, garantita la presenza di autorità a qualsiasi livello, sempre selettivi e in sicurezza, con immancabile servizio d’ordine (nero) assicurato da Fratelli d’Italia. Grande approvazione e partecipazione popolare ricevette recentemente l’ospitata di quel politico bonaccione padano, ROBERTO CALDEROLI, che più di tutti ha sempre dimostrato rispetto e profonda ammirazione per la gente di Calabria, tanto che pare abbia addirittura pubblicamente affermato che i Calabresi, tutto sommato, non sono peggiori dei negri.
CELEBRAZIONI come Forme di CAPTATIO BENEVOLENTIAE, che prevedono, come alla ESSO, dopo cinque pieni di gasolio, un riconoscimento, un attestato, una targa e, se cambi anche l’olio, una laurea ad honorem. Solitamente i principali beneficiari sono uomini dello stato, militari stellati come un cielo di mezzaestate con luna calante o politici e parenti: per non allontanarci troppo dai personaggi fin qui nominati, ne cito una per tutti, e ritorno su MARIANGELA PRETA in La GAMBA. Credo che non ci sia in tutta la città una sua coetanea che in carriera abbia raccattato più “CERTIFICAZIONI” di lei. Manco la NDUIA!
Forse le è stato riconosciuto il PREMIO, appunto, di “DONNA VIBONESE PIÙ PREMIATA”. O come moglie del più quotato scrittore sul mercato locale, anche lui recentemente, in quella esclusiva cornice, premiato e acclamato in presenza della di lui capa, Wanda Ferro, e addirittura del Procuratore della Repubblica vibonese, alla presentazione del suo imperdibile libro “Scrimbia”, la Ninfa sulla quale storicamente e archeologicamente tutto era già stato detto, il resto, ennesimo oltraggio di alberi incolpevolmente abbattuti, trova coerentemente posto nel cassetto della spocchia, dell’irrisorio, dell’insignificanza e della vacuità. Tornando alla d.ssa PRETA, non escludo che sia stata PREMIATA anche perché, grazie a una sua intercessione, la scuola è riuscita ad accaparrarsi nel corpo docenti lo zio, il sedicente (anche lui) ANTROPOLOGO, professore di lingue Pino Cinquegrana, non so se anche lui premiato.
Tra i docenti mi risulta siano stati ingaggiati STEFANO LUCIANO e la MOGLIE. Chi è STEFANO LUCIANO? Lui, politico che naviga sempre per mari perigliosi, approda dove lo porta la bufera. E afferma (da grande para…stinchi) che la sua coerenza estrema lo porta non dove vanno le ideologie fuggevoli e dispotiche, ma dove c’è richiesta di giustizia, e lì si mette al servizio. Allora quale richiesta di giustizia lo porta in un istituto privato che NULLA PAGA al Comune che è proprietario di quei locali, dopo che per anni tutti i giorni, LUI ha spaccato gli zebedei sui fitti non pagati dal Sistema Bibliotecario sempre allo stesso proprietario, il Comune di Vibo? Questa volta si è messo al servizio di chi? Forse al servizio dei SERVIZI?
E del resto, cosa non sa’ da fa’ pe campa’. Teniamo tutti famiglia e figli, alcuni sfigati e altri FORTUNATI… ma questa dei FIGLI è un’altra storia e OGGI non c’è tempo per trattarla.
2 – (continua)









