Vibo, sanità mafiosa. Tutti i giochi di potere di Peppe ‘ndrina, Comito, Ciconte e Daffinà

Egregio Direttore

Redazione lacchite’

Via Miceli, 46

87100 Cosenza

Nello scorso mese di maggio era stato inviato per l’ennesima volta il concorso per Dirigenti amministrativi dell’ASP di Vibo Valentia, apparentemente per un ricorso.

La verità è che invece bisognava dare il tempo a mister tredicimila voti tale onorevole, dottore Michele Comito, aderente al partito di Forza Mafia, per sistemare la pratica del sindaco ragazzino del comune di Acquaro tale dottore Giuseppe Barilaro con il contratto in scadenza.

Ma poi la situazione è degenerata: ad Acquaro è finalmente arrivata la Commissione di accesso antimafia e tutte le ambizioni ufficiali del “ragazzino” sono state bruscamente ridimensionate.

Il dottore nonché sindaco ragazzino Barilaro era divenuto ormai l’anello di congiunzione tra il consigliere regionale Comito e il fantoccio Commissario Giuliano (proveniente direttamente dal Mater Domini di Catanzaro). Tuttavia qualche mese fa anche per Giuliano è arrivata la mazzata dell’interdizione per i falsi posti letto nel corso della pandemia ma questo non ha certo messo fine a tutti i traffici massomafiosi dentro l’Asp, anzi… 

Il sindaco di Acquaro malgrado i guai tiene tutto sotto controllo: i concorsi, tra cui quello di fisioterapista dov’è interessata anche la sorella, ma anche le gare d’appalto per favorire determinate ditte e amici degli amici (Giamborino di Piscopio, Maiolo di Acquaro). 

Nei mesi scorsi era stata anche nominata una commissione per controllare le strutture private dove la presidente ingegnere Soriano è stata dimissionata (probabilmente perché troppo onesta e poco manovrabile) a favore di un nuovo presidente, tale Dr. Rodolico, per favorire gli interessi privati del senatore Mangialavori, che voi di Iacchite’ avete ormai definitivamente ribattezzato come Peppe ‘ndrina, tanto che ormai tutti lo chiamano così anche a Vibo. ln più la Salus di Mangialavori ha aperto la Radiologia a Mileto, giusto per arrotondare il proprio bilancio. Così come ci avete già annunciato che stanno facendo i boss della sanità privata di Cosenza e provincia. Tali e quali. 

ln cambio della sua disponibilità a sistemare le cose, il dr. Rodolico è stato nominato, in aggiunta alla nomina di capo del Dipartimento di Chirurgia, anche capo del Dipartimento di Prevenzione con la promessa che il reparto di Urologia non sarebbe stato mai trasferito presso l’ospedale di Vibo come in realtà dovrebbe essere da sempre in base al vigente atto aziendale.

L’ex consigliere Ciconte (il medico tanto per capirci), anche lui passato nella file di forza Italia al cospetto di Comito e Mangialavori, dopo aver scorazzato nel Partito Democratico ai tempi di Oliverio fa piazzare la nipote Sabrina Caglioti (lo sanno tutti ormai) in un posto chiave dell’ASP nientepopodimeno Direttore dell’ufficio Risorse umane.

Nel frattempo il Dr. Barilaro, in attesa delle elezioni del prossimo anno a Vibo, fa da collettore politico andando e venendo dallo studio privato di Tonino Daffinà, capo indiscusso della massoneria deviata e delle logge coperte di Vibo, per garantire senza essere intercettato il collegamento tra ASP e presidente della Giunta regionale, il vostro amico Robertino Occhiuto il parassita, che come avete scritto più volte se la “intende” da decenni col Daffinà. Tanto il generale dell’Esercito che hanno messo al posto di Giuliano ci sta solo per “mazzu i scupa”…

Comito invece trasferisce la sua segreteria politica direttamente all’ospedale di Vibo Valentia dove una volta visitava i pazienti e oggi cura indisturbato la clientela politica.

Con la presente i firmatari di questo documento ringraziano il direttore della testata giornalistica Iacchite’ perché riesce a dare voce ad onesti cittadini che diversamente non sarebbero in grado di segnalare simili deformazioni politiche e sociali. A futura memoria…

Lettera firmata (Mangialavori, Comito e Daffinà ovviamente hanno molti sospetti ma per fortuna poche certezze…)