“Villa ha scelto il riscatto e dice no al Ponte imposto dall’alto”

“Va nella direzione del riscatto di una Città che non vuole tornare indietro, che rigetta il Ponte, ad esempio, come un’imposizione esterna cui non si vuole sottomettere”. Così scrive il Segretario cittadino PD Villa SG Enzo Musolino insieme al Direttivo del Circolo PD villese: Lina Vilardi, Domenico Tedesco, Domenico De Marco, Enzo Bulsei.

“Anche gli elettori di Centrodestra, e i loro rappresentanti, in fondo, al di là delle schermaglie retoriche, lo hanno capito, non possono non aver recepito le pronunce di tutte le Autorità “terze”, dall’Anac alla Corte dei Conti. La fine della triste storia del Ponte della Lega Nord, lo auspichiamo, sara’ l’occasione per un futuro piu’ giusto per Villa. Porto a Sud, mobilita’ pubblica, alternative sostenibili al trasporto privato – grazie al lavoro dell’Amministrazione – cominciano a prendere forma e le risorse sprecate per il Ponte devono essere disponibili per queste priorità – continua la nota -. Questa è l’agenda storica del Centrosinistra, è il bene di Villa e occorre andare avanti cosi’,  con sempre piu’ coraggio e con l’apporto sempre piu’ decisivo delle forze piu’ avanzate, democratiche e progressiste che fanno parte di questa Maggioranza Consiliare e che l’hanno portata al successo. Destra e Sinistra – per fortuna – sono ancora categorie vigenti, utili a interpretare il presente. Gli estremisti, i populisti, i qualunquisti sono rottami della Storia, sconfitti dalla loro inaffidabilità e incoerenza. Villa, Messina, Reggio, sono state messe alla prova, in questi anni, da una visione precisa delle Destre unite: lo sviluppo per il Sud, per i Conservatori, è vincolato infatti a un’unica grande opera risolutiva di tutti i mali”.

Per il Pd villese “un intervento infrastrutturale inutile, mal progettato, onerosissimo (ormai questo e’ decretato dai giudici contabili) ma “enorme”, “smisurato”, da valere come simbolo di un Potere capace di tutto, refrattario alle regole e ai controlli; capace anche di imporre ai territori una decisione governativa estranea, lontana dall’interesse vero dello Stretto, nemica dell’ambiente, della sicurezza, del Diritto, funzionale solo alle esigenze di precise forze economiche”.

“Quale e’ dunque la ricetta alternativa? Quale l’offerta politica del Centrosinistra a Villa? E’ quella rappresentata in questi anni sia dall’Amministrazione che dal Partito Democratico; un’offerta politica produttiva in Consiglio Comunale – grazie alla Maggioranza che si è imposta su tutto il Centrodestra unito – e produttiva nella Società, grazie al Circolo T. Giordano. Vanno menzionate, inoltre, in piena autonomia d’azione, le tante realta’  civiche indipendenti come, ad esempio, il benemerito Comitato Titengostretto. Ora, si tratta di far convergere le esperienze ricche e plurali verso un obiettivo unico: trasfromare una vittoria un un ciclo, lavorare insieme per Villa 2027, per un futuro di sviluppo sostenibile, reale, concreto, fatto di lavoro e risultati sociali, per tutti”.

“Ci avevano promesso tanti “ecomostri” in cambio di obbedienza e silenzio, ci avevano garantito  l’elemosina di qualche “movimento terra” per le imprese locali in cambio della rassegnazione propria della Citta’ sotto ad un Ponte. E la Città, invece, ha reagito, ha resistito, ha respinto le sirene di un falso progresso, e’ diventata un laboratorio sociale e politico opponendo cultura, approfondimento, ricerca, dibattito competente e nonviolento a fronte di disinformazione organizzata e pressapochismo ideologico … quello del sì a tutti i costi. Li abbiamo fermati perche’ non ci siamo fermati. Siamo in corsa per Villa” – conclude la nota.