Villa Sorriso, Usb: “Un’estate senza stipendio per i dipendenti della clinica”

VILLA SORRISO: UN’ESTATE SENZA STIPENDIO PER I DIPENDENTI DELLA CLINICA

I dipendenti di Villa Sorriso continuano a dover subire le negligenze dell’amministrazione della clinica, nella persona del sig. Marco Morrone. Come è accaduto in moltissime occasioni, da noi puntualmente denunciate, a mancare sono gli stipendi dei lavoratori e delle lavoratrici, i quali ricevono le spettanze con diversi mesi di ritardo da più di un anno e mezzo. Ad aggravare la situazione interviene la misura di cassa integrazione alla quale sono sottoposti un gran numero di dipendenti, una cassa integrazione richiesta per l’emergenza da Covid, ma che col Covid sembra non avere niente a che fare. Ad oggi, tutti i dipendenti della clinica avanzano il 40% dello stipendio del mese di giugno, l’intero stipendio di luglio e ora è maturato anche agosto. In questo contesto, ci chiediamo che cosa ne pensino di questa situazione le altre sigle sindacali presenti in azienda, che rispetto ai ritardi nei pagamenti e all’utilizzo illegittimo della cassa integrazione non hanno mai espresso alcuna rimostranza.

Questa è la testimonianza di chi lavora a Villa Sorriso:
“Oltre il danno la beffa: ecco chi è la famiglia Morrone. Dall’inizio della pandemia una buona parte di dipendenti di Villa Sorriso è stata relegata senza alcuna comunicazione in cassa integrazione. La scusante della situazione pandemica secondo loro è stata una salvezza economica, ma in realtà i precedenti hanno radici più profonde e più lontane del 2020. Ad oggi, nel 2021, la percentuale dei dipendenti in cassa integrazione è ben più elevata di quanto una clinica possa permettersi, per mantenere gli standard di qualità (e anche di dignità). Sono quasi tutti in cassa integrazione. Luca e Marco non sono capaci di gestire loro stessi e nello stesso tempo neanche una struttura con 40 posti letto. L’amara verità è che i dipendenti da giugno hanno si è no percepito metà dello stipendio ed è fine agosto, mentre loro stappavano champagne, molti padri di famiglia vivono ancora situazioni critiche e di malessere psicologico grazie a coloro che si fanno chiamare imprenditori ma concretamente non lo sono”.

USB LAVORO PRIVATO