Catanzaro, “modello Vivere Insieme”. Il video della vergogna. Massimè (Poggi), teni a faccia comu u culu!

Oggi la Calabria s’è svegliata con la notizia di un maxi sequestro della Guardia di Finanza ai danni di un noto faccendiere della sanità privata ovvero Massino Poggi, legale rappresentante dell’associazione “Vivere Insieme”, e legato a doppio filo al boss della sanità privata Claudio Parente, insieme al quale ha le mani su 12 strutture tra le province di Catanzaro e Cosenza. Poggi è indagato per frode fiscale perché i truffatori come lui non sono mai sazi dei soldi che rubano e quindi ne vogliono sempre di più. Massimo Poggi era diventato “famoso” in tutta Italia due anni fa proprio nel periodo di Pasqua per il video realizzato nelle strutture di sua proprietà e nel quale operatori sanitari e pazienti venivano “utilizzati” vergognosamente per la propaganda di questo indegno soggetto all’insegna dello slogan “Pasqua e Pasquetta in Rsa” mentre nelle stesse strutture dilagava il Covid mietendo vittime. Impossibile dimenticare…

Sulle prime pensavamo fosse uno scherzo o magari un montaggio, poi man mano abbiamo visto e constatato che almeno venti persone ce lo avevano mandato e tutte con la stessa modalità di schifo e di repulsione e allora ci siamo fatti forza. Il patron ufficiale di Villa Torano, il signor Massimo Poggi, noto prestanome di Claudio Parente, boss indiscusso della sanità privata calabrese, ha commissionato a qualche utile idiota la realizzazione di un video allucinante, nel quale “ordina” ai poveri ospiti delle sue strutture e ai dipendenti di mettersi a ballare e ad urlare insieme allo stonatissimo e tamarrissimo cantante per compiacerlo e per far vedere che nelle loro “galline dalle uova d’oro” (leggi Rsa) tutto procedeva per il meglio in vista di Pasqua e Pasquetta. Si tratta di ben dodici (12!!!) strutture: Madonna di Porto, San Vito, San Francesco Hospital, Sant’Elia, Madonna del Soccorso, Don Milani, Villa Torano, Rsa Spezzano Albanese, Villa Mariolina, Madonna delle Grazie, Rsa Moscati e Rsa Mottafollone.

Partiamo dall’appello di Poggi, che spiega al popolo come mai gli è venuta l’idea di realizzare questa gran cagata.

Sono passati ben 45 giorni da quando abbiamo scelto di “blindare” le nostre strutture al fine di proteggere i nostri amati nonni. Come potete vedere il tempo passa velocemente e inesorabilmente ma fortunatamente (sembra quasi un discorso di Cetto Laqualunque, ndr) tutto sembra procedere nel migliore dei modi… E’ doveroso ringraziare tutti i nostri collaboratori che stanno rispettando  le restrizioni limitando i loro spostamenti al solo posto di lavoro… Durante una visita in una nostra struttura ho incontrato un caro amico nostro ospite da anni che sorridendo mi ha detto: “Massimé, passamma da Serie a alla Rsa”. Da qui l’idea di questo video realizzato insieme ai nostri collaboratori e agli ospiti con la speranza di riuscire a regalare un sorriso ai nostri nonnini e a tutti coloro i quali lo vedranno… Auguro a tutti voi e ai vostri cari una serena santa Pasqua…“.

Poi parte la musica della famosa “Uva Fogarina”, canzone popolare dell’Emilia Romagna. Diridin din din, diridin din dìn… per chi non conoscesse il titolo esatto. Canzone che a Catanzaro ha un sapore particolare perché ha accompagnato le imprese di quella squadra che 50 anni fa portò per la prima volta la Calabria in Serie A. Quella stessa squadra che una decina di anni fa proprio i due stessi personaggi che gozzovigliano nella sanità privata – Poggi&Parente – hanno fatto indecorosamente fallire e che proprio per questo vengono scherniti ogni volta che gioca il Catanzaro dagli ultras della Curva Capraro.

Una parodia stucchevole e odiosa per aggiungere una rima a tutti i nomi delle strutture di questo uomo (?) con la faccia come il culo e del suo padrone occulto e lo spettacolo agghiacciante dei nonnini e dei dipendenti scritturati per mostrare quanto sono felici. Roba che finanche gentaglia come Berlusconi si sognerebbe mai di fare. Pasqua e Pasquetta in Rsa è il tormentone scelto. Quasi una beffa. Ben sapendo – attenzione! – che c’era già il virus e ben sapendo che tanti di quei poveri nonnini di Villa Torano erano già infettati.

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Si teme per il coronavirus ma non per lo stato demenziale a cui si riducono gli anziani. Un’offesa alla loro dignità popolare, alla loro vita, e alla legalità, nel senso che lo stato non può finanziare avvoltoi e sciacalli, portatori di demenzialità, senza controllare se le strutture n cui vengono ricoverati anziani e disabili siano posti in cui la condizione mentale delle persone è rispettata o viene peggiorata.

Nelle cliniche di Poggi&Parente si vede che non è così, perché questo video è un’offesa alla dignità umana. Forse anche più del tremendo virus che hanno contribuito ad alimentare tenendo tutto nascosto per settimane. E invece il video ci mostra i poveri nonnini nelle loro debolezze, messi in ridicolo dal ritmo stesso della canzone. E ci mostra dipendenti  che nella migliore delle ipotesi non si rendono conto di come vengono strumentalizzati: battono le mani, cantano e addirittura ballano per dimostrare che tutto va bene madama la marchesa… Si cerca poi maldestramente di pubblicizzare una rete di centri sanitari con foto di laboratori e sale di fisioterapia messe lì solo per far vedere quanto sono grandi e quanto sono belle…

Una dirigenza indegna di guidare centri sanitari che devono accudire, curare e rispettare persone alla fine dei loro giorni, persone che hanno vissuto in nome della propria dignità e della propria famiglia e offese ora da questi massomafiosi coperti dallo stato deviato che si atteggiano pure a benefattori mentre li infettano per continuare a lucrare sulle loro spalle. Potremo mai fermare tutto questo disastro?