dalla pagina FB di Francesco Frangella, giornalista
Sono stato al “Vinitaly and the City” e, a parte fare la fila per le navette (in arrivo e in uscita), mi sembra di non aver fatto nulla.
Non ho accresciuto la mia conoscenza sul vino (che ho bevuto molto probabilmente “male”), non mi sono acculturato sentendo gli interventi di gente che si autoincensava dal palco, non mi sono divertito col Dj set, ancora ostinatamente settato sulle hit degli anni ’90 (quando sono partiti gli Snap avrei voluto avere il motorino parcheggiato fuori, per andare via senza casco come quando avevo 14 anni), non ho mangiato cose buonissime o uniche nel loro genere, non ho visto quella frizzante vitalità che servirebbe a questi posti per rinascere davvero.
Mi è sembrato tutto una Temptation Island, dove ogni intrattenimento è figlio di una strategia volta solo a generare reactions.
È la via dei selfie bellezza, bisogna farsene una ragione. L’Aura non c’è.









