LIBIAMO NE’ LIETI CALICI, CHE LA CALABRIA INFIORA
SIBARI, ABBIAMO UN PROBLEMA. Fino a ieri sera, domenica 1° settembre, la vita politica, economica e sociale in Calabria è stata sospesa. Per tutta la giornata si attendevano i dati d’afflusso al Vinitaly and The City Sibari Calabria in wine eccetera eccetera e non arrivava nulla. Non si capiva cosa fosse successo.
Aspettavamo una domenica di gran spolvero, di dati a getto continuo… seimila, no… diecimila… facciamo quindicimila. Invece niente. Silenzio quasi assoluto. Per tutta la mattinata e il pomeriggio di domenica nessun comunicato stampa, nessuna informazione. Dopo la passerella di venerdì sera Robertino Occhiuto sembrava scomparso, intento a parlare d’altro. L’assessore Gallo sembrava un disco incantato, ripeteva sempre la stessa cantilena. Ma a sconcertarci di più sono stati i telegiornali e i giornali on line di regime. Il TG3 Calabria di sabato pomeriggio non ha dedicato nemmeno un collegamento con il parco archeologico. Il Corriere della Calabria si limitava ad una intervista alla commissaria Arsac Fulvia Caliguri che affermava che la Calabria e Sibari sono orgogliose di essere state scelte da Vinitaly. Ci nasceva il dubbio che fossero i residui degli effetti della cerimonia inaugurale. Il sito della Gazzetta del Sud taceva nonostante il quotidiano cartaceo del mattino avesse dedicato un’intera pagina speciale all’iniziativa con un titolo altisonante: “Per la prima volta la manifestazione ha lasciato Verona”. Molti avranno pensato a ben 4 articoli di redazione, non tutti però sanno che lo speciale Speed significa Società Pubblicità Editoriale e Digitale; cioè siamo in presenza di una pagina pubblicitaria pagata dall’Arsac o da chi per essa. La CNews 24 parla dei seimila del venerdì più di numeri importanti per la giornata di sabato…
Tutto questo patema d’animo fino all’edizione di ieri sera del TG3 Calabria che ha sparato la notizia che i visitatori al Vinitaly di Sibari sono stati la bellezza di… 20 mila! Fiato alle trombe ed entrino i concorrenti, Turchetti… Adesso capiamo perché per un intero giorno non ci sono stati forniti dati, perché si sono messi lì a contare i biglietti uno per uno e a verificare le entrate. Hanno contato e ricontato per non dare dati sbagliati.
20 MILA PRESENZE IN DUE GIORNI. UN SUCCESSONE. Noi ci siamo andati vicino: nell’articolo di ieri avevamo previsto per sabato sera 15 mila entrate più le 6 mila di venerdì, ed ecco che siamo a 21 mila. Attendiamo la giornata di oggi per verificare le presenze di domenica sera che saranno almeno almeno altre 10 mila e arriviamo a un totale di 31 mila presenze. Adesso dopo i festeggiamenti, il president”ino” Occhiuto ci dirà se a festeggiare siamo noi calabresi visto che dovremmo aver incassato oltre 500 mila euro. Complimenti Robertino, attendiamo i dati reali. Siamo certi che anche questi soldini entrati dalla voglia dei calabresi di bersi un bel bicchiere di vino non abbiano preso la strada di Verona. O no ?
Lo abbiamo scritto ieri, non vogliamo fare le carogne livorose che mettono in dubbio i dati di presenza del TG3 Calabria. Anche se c’è sempre un fatto strano per questo evento, mancano immagini, mancano interviste ai cittadini accorsi all’evento. Si intervistano sempre gli stessi: il president”ino”, l’assessore Cedrone e il commissario illegittimo. Sembra un film di Sergio Leone: scegliete voi tra “Il bello, il brutto e il cattivo”, oppure “C’era una volta… la Calabria”, oppure, meglio ancora, “Per un pugno di dollari”.
Poi ci sono immagini di scorci dell’area, qualche stand, tanti calici, bottiglie e bottiglioni, tecniche usate per non mostrare immagini dall’alto o d’insieme dell’area. E’ come se si volesse nascondere una realtà diversa. Ma noi non mettiamo in dubbio la professionalità della Rai e e dei media di regime tutti. Crediamo ai loro dati. Poi andiamo sulla pagina Facebook dell’assessore Gallo dove si vedono delle immagini riprese da un drone e da queste immagini non capiamo come hanno fatto oltre 14 mila persone a stare insieme in quello spazio che non è grandissimo, tra stand e contro stand, e così via. Dalle immagini postate non si vede più di un migliaio di persone assiepate nell’area. Ma certamente è un’impressione fasulla. Forse per questo il TG3 Calabria (qualcuno ci consiglia di scrivere TG£ e forse non ha tutti i torti…) le immagini dei droni non le trasmette.
Poi andiamo sul sito del Parco Archeologico è troviamo le foto dell’illuminazione notturna del Parco. Un colore rosso annacquato, scipito, insignificante che per loro dovrebbe richiamare il colore del loro marchio Calabria Straordinaria (ma chi gli ha consigliato ad Occhiuto questo colore così scipito? Dev’essere ancora farina di… Orsomarcio!) ma che, invece di dare un tono di suggestione all’area archeologica, le dà un’atmosfera da discoteca, da night club, per non dire peggio: ci viene in mente Pompei con le sue case, purtroppo cadute. Tra l’altro un colore che si adatta alla cafonata vera e propria della cerimonia inaugurale – ecco perché ci deve entrare in qualche modo… Orsomarcio! – dove tra calici di vino, sorrisetti e ammiccamenti vari, il messaggio che si percepiva era: Noi siamo noi, voi non siete un cazzo. Una tamarrata unica, degna di dagocafonal. Questa sì che passerà alla storia.
Comunque tutti i nostri dubbi sono stati dissipati non appena abbiamo saputo, da nostre fonti confidenzlali che in realtà l’assalto di turisti provenienti da tutto il mondo è realmente avvenuto. Sono arrivati, sempre secondo le nostre fonti riservatissime, turisti dalle Americhe così come dall’Oriente, passando per l’Oceania e arrivando in Europa. Per non dimenticare tutte le popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo che in attesa del Ponte hanno previsto l’arrivo a Sibari con ogni tipo di mezzo di fortuna: battelli, scafi, sommergibili, fregate e contro fregate. Ma le soddisfazioni maggiori sono arrivate dell’esplosione del turismo delle radici, dalla sola Grecia sono arrivati centinaia di migliaia di greci sulle orme dei loro antenati partiti qualche annetto fa per fondare le Colonie della Magna Grecia. Successone tra la gente del Peloponneso da dove partirono i sibariti, sono arrivati in massa; mentre un po’ di delusione c’è stata per gli Achei provenienti dall’Acaia dove abitava la gente che fondò Crotone; ancora odiano Sibarys, non gli basta che l’hanno distrutta nel 500 a.c. E prendete qualche lezione dal Pd italiano che nonostante Matteo Renzi l’abbia distrutto più volte continua a perdonarlo sempre…
Per concludere. I dati del Vinitaly assomigliano molto a quelli del “Senstation On Ice” (per gli ignoranti come noi, il celeberrimo Palaghiaccio di Milano di due anni fa). I giornali e giornaletti calabresi all’epoca riprendendo la nota dell’ufficio stampa dell’evento titolarono ” “SENSTATION ON ICE DELLA REGIONE CALABRIA: OLTRE 300 MILA PRESENZE IN TRE GIORNI”. Ma sì, quelli erano tempi, non come adesso con numeri striminziti, ventimila, trentamila… adesso facciamo ridere i polli. Naturalmente nessuno disse allora che forse erano numeri un po’ esagerati. L’entusiasmo era tanto e straboccante. Si scrivevano cose da vergognarsi… La nuova narrazione della Calabria era già iniziata. E si concludeva senza arrossire: “E’ andata talmente bene che pensiamo e speriamo, che il villaggio di Natale in stazione centrale possa diventare un appuntamento fisso per la città!!!“.
Poi qualcuno dei pochi svegli dello staff di Babbo Natale, pardon Roberto Occhiuto, gli avrà fatto notare che non era il caso di insistere con il regalare il divertimento ai milanesi con i soldi dei calabresi.
E allora si puntò al Capodanno Rai in Calabria con Amadeus. Qui la felicità venne direttamente dal nostro president”ino” Occhiuto che urlò a tutta la Calabria che oltre 10 milioni di italiani avevano visto la Calabria in Tv. Quasi da manager Rai e da impresario di Amadeus. Tutti i media a emettere gridolini di giubilo, bla bla bla e tanta schiumazza dalla bocca. Tutti ad intervistare cittadini, imprenditori, albergatori, creduloni di ogni specie, tutti speranzosi che con il Capodanno Crotone sarebbe rinata e i turisti sarebbero arrivati in massa. I turisti ancora li stiamo/stanno aspettando mentre i milioni per mamma Rai da mò che sono partiti dalla Calabria per Roma. Però la nuova narrazione di Robertino è un successo acclarato. Diventa il quarto presidente più amato d’Italia e la Calabria è sempre ultima in tutte le statistiche di sviluppo economico, il turismo arretra e l’agricoltura non decolla. L’ottimo vino calabrese lo compriamo sempre noi e pochi altri. Nelle graduatorie nazionali siamo una delle ultime regioni in fatto di commercializzazione nel mondo. Ma che ce frega a noi, tra tre mesi ci sarà IL CAPODANNO 2025. DA CUSENZA O DA REGGIO CALABRIA? LA CALABRIA ATTENDE IL VERBO DEL PRESIDENTISSIMO. Più Reggio anzi “CanniReggio” che Cusenza…
Tutte questi grandi eventi curati direttamente dal nostro Robertino hanno un dato in comune, ci sono costati milioni e milioni. Soldi presi dai contributi della Comunità Europea a cui prima erano stati dati dallo Stato Italiano con le tasse pagate anche dai cittadini calabresi. IL MAGNIFICO AZZARDO, ROBERTO OCCHIUTO LO FA CON I SOLDI DEI CALABRESI, naturalmente. C’è un altro dato in comune in questi tre eventi: offrire i soldi dei calabresi non ad imprenditori calabresi, piccoli o grandi che essi siano, ma finanziare grosse aziende nazionali: le Grandi Stazioni Retail e quindi le Ferrovie dello Stato, la Rai e infine la società Verona Fiera spa. E parafrasando il grande Giuseppe Verdi: LIBIAMO NE’ LIETI CALICI, CHE LA CALABRIA INFIORA. Ma anche: Eran ventimila, eran giovani e forti e sono tutti ‘mbriachi… Sì, perché per vedere 20 mila persone a Sibari è la sola spiegazione possibile… Aspettando Capodanno, of course…