Violenze sessuali di gruppo e sevizie: i cinque aguzzini fanno parte della “Corigliano-Rossano bene”

Fanno parte della cosiddetta “Corigliano-Rossano bene” i cinque aguzzini della povera donna albanese che per dieci anni è stata nelle mani di questa gente senza scrupoli subendo violenze e sevizie di ogni genere. I nomi dei cinque arrestati non passano certo inosservati nella realtà della terza città della Calabria da quando c’è stata la fusione ovvero Corigliano-Rossano. Si tratta di professionisti e imprenditori di Corigliano-Rossano, tutti molto noti in città e alcuni già noti anche alle forze dell’ordine. Si tratta di Pietro Luigi Gallo, Sergio Gallo, William Oranges, Gianni Montalto e Salvatore Bruno. Tutti fra i trenta e i quarant’anni, tutti cresciuti nella bambagia, nel benessere delle proprie famiglie, che – beninteso – sono tutte famiglie formate da brave persone, brava gente che si è sistemata lavorando e sudando, al loro contrario. E che non avrebbero meritato figli depravati e inqualificabili come quelli che purtroppo hanno. I cinque soggetti arrestati oggi, non a caso, avevano già attirato l”attenzione delle forze dell’ordine per piccole truffe e altri precedenti comunque di poco conto. Ma nulla lasciava però immaginare che fossero coinvolti in una storia tanto meschina.

Sono stati loro – ne sono certi in procura – ad aver reso un inferno la vita della loro vittima, una ragazza di origine albanese per dieci anni succube delle voglie e della crudeltà dei cinque. Del resto, è quasi sempre negli ambienti della borghesia che nascono e si sviluppano queste vicende squallide e vergognose. Segno evidente del degrado etico e morale della società e della decadenza dei valori. Una storia che ha lasciato sgomenta tutta la comunità corigliano-rossanese.