Cosenza. Vittorio Pecoraro, il “panda” del Pd

Se dovessimo paragonarlo ad un animale, di sicuro sarebbe un panda. È così che immaginiamo il segretario provinciale del Pd Vittorio Pecoraro nella sua trasfigurazione animale: un orsetto tenero e carino. Le somiglianze fisiche sono tante: ha lo stesso faccino paffutello e il corpo morbidoso del mitico orsetto sempre sull’orlo dell’estinzione. Due dolci occhietti che inteneriscono chiunque li incontri. Due guanciotte che solo a guardarle ti vien voglia di riempirle di pizzicotti. Vittorio, come il panda, è talmente coccoloso e sbaciucchioso, che è impossibile volergli male. Ha le stesse movenze ballerine del panda che imita nello stile di vita: passare le giornate in cima all’albero a masticare foglie, e osservare, con leggeri e mai faticosi movimenti del corpo, tutto quello che succede sotto. Sull’albero il rischio di incontrare predatori si riduce di molto. E per un orsetto morbidoso e coccoloso come il panda in via d’estinzione, non correre inutile rischi è fondamentale.

Vittorio è simpatico come il panda. E per questo noi stiamo dalla sua parte contro le fameliche iene che vorrebbero la sua estinzione. Anche se nella trasfigurazione animale di Iacucci e Bevacqua, più che iene, verrebbe da dire, due somari… travestiti da iene. Che è quello che dovrebbero fare tutti coloro i quali hanno a cuore la sopravvivenza, politica, dell’orsetto Vittorio. Bisogna scacciare le iene da sotto l’albero dove Vittorio si è rifugiato a masticare foglie. Sta lì perché si sente al sicuro, nonostante il ragliare degli asini-iene, perché sa che c’è sempre la protezione animali e il Wwf pronti ad intervenire, ma non può restare in eterno sull’albero. Che per Vittorio non sarebbe un neanche un problema, finchè ci sono foglie da masticare, chi glielo fa fare a scendere? Sta bene dove sta. Tanto la giungla va avanti anche senza di lui. Gli asini-iene possono ragliare quanto gli pare, che a lui da un orecchio pelucchioso gli entra, e dall’altro gli esce. Quello che non ha capito Vittorio, è che gli asini-iene sanno che prima o poi le foglie finiranno, e quando quel momento arriverà, e lui sarà costretto a scendere dall’albero, la loro mossa finale sarà pronta. Magari studiata proprio con l’aiuto della protezione animali e del Wwf, stanchi di aspettare che l’orsetto finisca il pisolino, nel mentre gli affari vanno a rotoli. Va bene proteggere la specie, ma serve anche proteggere gli affari. Che nella giungla politica vengono prima della tutela della specie. Tanto un altro animaletto coccoloso da difendere si trova sempre.

Se Vittorio ha capito il messaggio, sa bene che non gli resta altro da fare che affrontare le sue paure e l’unico modo per farlo e quello di scegliere la via del coraggio. E se non sa come fare gli consigliamo di ispirarsi al mitico Kung Fu Panda. Forza Vittorio, è solo questione di concentrazione, e tu ce la puoi fare. Noi crediamo in te…