Acri, il sindaco Capalbo e la polemica sui bilanci: ma perché non li pubblica?

I bilanci, questi sconosciuti

di redazione Acri In Rete

Poco tempo fa ha fatto scalpore la richiesta, effettuata dal sindaco durante una serata dedicata alla solidarietà, dei bilanci dell’associazione “Raggio di Sole”, Associazione Genitori con Figli Disabili, nata senza scopo di lucro.

La richiesta è sfociata, poi, in una polemica contro il presidente dell’Associazione, Valentino Coschignano, “reo” di bistrattare sui social il sindaco Pino Capalbo. Il primo cittadino, considerato che tutt’ora è indagato dalla Procura di Paola per corruzione elettorale, dovrebbe riflettere prima di parlare di rettitudine e moralità.

La vicenda è l’emblema di come la diffusione dei social network abbia ormai rivoluzionato il nostro modo di intendere le relazioni interpersonali, ma può un like o la critica ad un post causare cotanta acredine? Il diritto di critica si concretizza nell’espressione di un giudizio o di un’opinione e trova fondamento nell’art. 21 della Costituzione Italiana, che al primo comma recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, ragion per cui bene ha fatto il cittadino Coschignano ad esternare la propria insoddisfazione.

Il primo cittadino, per tutta risposta, in un articolo pubblicato dalla nostra testata, ha motivato la propria richiesta spiegando che è un suo diritto “supervisionare come vengono spesi i fondi pubblici”.

Una richiesta, dunque, del tutto legittima, ma che apre, allo stesso tempo, una finestra sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione.

Dal momento che non solo al sindaco, ma anche ai cittadini interessa sapere come vengono spesi e, soprattutto, gestiti i soldi pubblici sarebbe opportuno che venissero pubblicati i bilanci di tutte le associazioni e delle prestigiose organizzazioni e musei che operano sul territorio da decenni e che usufruiscono di importanti contributi comunali e regionali.

La legge n° 3/2019, nota come “spazza corrotti”, impone agli enti di pubblicare, nei siti internet, il rendiconto di esercizio (Il Rendiconto è il documento che riporta unicamente le evidenze finanziarie dell’anno, quindi secondo un criterio di cassa, ciò che ha prodotto un’entrata o uscita dalla cassa o dai conti correnti). Come mai tutto ciò non avviene? Di solito chi ha interessi opachi detesta la trasparenza, così come gli ignoranti e gli arroganti temono il coraggio e l’intelligenza.