Catanzaro. Tutte le domande senza risposta per quell’immobile del quartiere Lido

C’E’ UN DEFICIT DI TRASPARENZA AL COMUNE DI CATANZARO? IL SILENZIO SEMBRA DIRE DI SI

Nota stampa del 15.03.2022 di Alfredo SERRAO, Presidente Associazione I QUARTIERI

C’è un deficit di comunicazione e trasparenza all’interno del Comune di Catanzaro? Sembra proprio di si e già questo è un segnale potenzialmente pericoloso rispetto al vincolo di conoscenza che chiedono e pretendono i cittadini. E’ questo il principale valore di discontinuità che abbiamo chiesto per tracciare una linea di demarcazione con il passato e che dovrà caratterizzare la nuova amministrazione cittadina.

Il livello di preoccupazione ha ormai raggiunto il segnale di allarme, se è vero che gli uffici comunali non rispondono nemmeno alle legittime richieste di conoscenza degli atti prodotti nell’esercizio del mandato dai consiglieri comunali, non ultimo quello depositato dal consigliere Eugenio Riccio, in relazione ad una pratica che riguarda un immobile del quartiere Lido.

La domanda resta sempre la stessa: da chi è venuto l’ordine? C’è una volontà politica di indirizzo di chi detiene le deleghe sull’urbanistica e polizia municipale? La risposta come sempre si perde nei meandri della burocrazia potenzialmente ostile al vincolo di uguaglianza di tutti i cittadini e, anche per questo che proprio oggi abbiamo depositato ulteriore “accesso civico generalizzato agli atti” come fatto di conoscenza.

Sul tappeto restano una serie di domande irrisolte: è vero che l’immobile in questione è gravato da abusi edilizi non sanati? E’ vero che detto immobile sorge in parte su una proprietà indisponibile del Demanio? Come sono stati autorizzati i lavori di ristrutturazione in presenza di un contenzioso? Come sono state rilasciate le autorizzazioni amministrative per l’esercizio di attività economica oggi, come in passato in presenza di possibili abusi edilizi? L’eventuale SCIA per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione è stata valutata secondo il metodo del sorteggio oppure è stata asseverata senza valutazione? Perché ancora si adotta il sistema di sorteggio nel settore urbanistica stante la notevole riduzione del carico di lavoro? Come ha operato la Polizia municipale in termini di controllo dei cantieri aperti e della tutela sulla sicurezza dei lavoratori?

Ricevere una risposta è ormai un fatto irrinunciabile non solo in termini di chiarimento delle volontà politiche, ma soprattutto per capire se è vero che esistono corsie preferenziali per determinate pratiche amministrative.