Coronavirus, Cosenza. Quanto costa oggi fare la spesa?

Se togliamo l’affaire Amuchina, quello delle mascherine, guanti e disinfettanti vari, tutto sommato una speculazione da parte di chi in questo periodo di quarantena è considerata attività indispensabile, in primis la filiera dell’agroalimentare, non c’è stata: la grande catena di distribuzione dei beni di prima necessità ha resistito all’idea di facili guadagni, e si sta dimostrando eticamente ineccepibile. Lo stesso discorso vale per i piccoli produttori locali che, oltre a garantirci l’approvvigionamento di prodotti freschi con tutti i rischi del caso, hanno mantenuto i prezzi stabili.

In sostanza dopo più di un mese di “arresti domiciliari” i prezzi dei prodotti sugli scaffali dei supermercati sono rimasti pressoché gli stessi di quelli che c’erano prima della quarantena. A voler essere precisi si registra qualche aumento sui prodotti dell’ortofrutta. Ma ci sta se pensiamo ai tanti problemi che, in questi giorni, produttori e contadini devono affrontare.

Quello che invece si nota, almeno nei 4 supermercati del centro, è che sugli scaffali sono diventati rari i prodotti “economici”. Segno evidente dell’avvenuta corsa “alle scorte” dei giorni passati. La tanto decantata libera scelta, che poi è l’anima stessa dei santuari del consumo, oggi è limitata a poche marche spesso un po’ costose. A cosa è dovuto questo non si sa, ma le ipotesi non mancano.

Sarà perché in questo momento –  da considerare che tra le attività preferite degli italiani in quarantena, oltre a quella di coccolarsi con il proprio amore, c’è quella di stare davanti ai fornelli, e questo ha determinato una crescita della richiesta di prodotti alimentari –  solo i grandi produttori riescono a garantire quantità e continuità nella consegna della merci; sarà perché con il blocco “dei mercati” molte materie prime a basso costo provenienti dall’Asia, piuttosto che dall’Europa dell’Est non arrivano più, sarà qualche sarà, ma sta di fatto che se continua così le certezze a cui assisteremo alla fine di questa quarantena sono due. La prima, che già possiamo tutti constatare: la crescita esponenziale della pancia, e la seconda tra nove mesi: un bel boom di nascite come non si vedeva dagli anni 60.

Buona quarantena a tutti.