Lo avevamo scritto, ma purtroppo quando si tratta dell’ingegnere Pianini tutto è lecito e nessuno osa minimamente chiedergli di rispettare la legge. Era il 25 febbraio quando abbiamo pubblicato, su segnalazioni delle tante famiglie che risiedono nel palazzo di Corso Umberto numero 113 di proprietà dell’ingegnere Pianini e attualmente utilizzato dall’amministrazione per fare fronte all’emergenza abitativa, la grave situazione strutturale nella quale versano i balconi, e non solo. Il pericolo di un cedimento è più che concreto, tant’è che oggi sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per mettere in sicurezza alcuni balconi tra quelli più pericolanti.http://www.iacchite.blog/cosenza-la-deriva-di-corso-umberto-il-palazzo-obbrobrio-e-i-balconi-cadenti/
Ovviamente il Comune paga un bel po’ di denari per i fitti – del resto le fortune di Pianini nascono proprio da questo rapporto privilegiato che ha sempre avuto con la pubblica amministrazione – ma di fare la manutenzione del palazzo, a Pianini non gli passa neanche per l’anticamera del cervello. A lui interessa solo incassare e se qualcuno rischia la vita, problemi suoi, tanto non ci sarà mai nessun pm disposto ad incriminarlo. Nonostante i tanti solleciti di intervento da parte dei residenti, ha sempre fatto “ricchia i mercanti”, strafregandosene della situazione che oggi come tutti potete vedere è degenerata. Fa il forte Pianini perché nessuno del Comune gli ha mai “intimato” di intervenire, il sindaco ha paura di mettersi contro di lui, chissà perché, nonostante l’obbligo da parte del proprietario di effettuare gli interventi di straordinaria manutenzione. Nessuno osa chiedergli questo.
Ora c’è una relazione dei vigili del fuoco che parla chiaro: urge un intervento strutturale per mettere in sicurezza tutti i balconi. Vediamo se anche di fronte ad un “allarme” lanciato dai Vigili del Fuoco, Pianini continuerà a prendere “a serra i giru”.
