Cosenza, guerra di “mafia sanitaria” per le risonanze e Cotticelli “tifa” per il boss Potestio

Mario Occhiuto e Carmine Potestio

Una vera e propria guerra fredda di “mafia sanitaria” contrappone ormai da qualche tempo Biocontrol e Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili per il predominio degli affari nel campo delle risonanze magnetiche della sanità privata. Un business sempre più appetitoso per i soliti noti del sottobosco della politica corrotta. In questo caso la lobby di potere è annidata nella sigla che dovrebbe rappresentare la tutela per importanti categorie protette e invece specula e lucra senza scrupoli. Del resto, la proprietà fa capo a un prestanome di Carmine Potestio, braccio destro di Mario Occhiuto, che da tempo ha messo le mani su questa gallina dalle uova d’oro con sede principale a Rossano e succursale a Cosenza, facendo leva su tutto l’immenso potere accumulato in anni di servizio all’Asp cosentina, ricettacolo di massoni deviati, politici corrotti, farabutti e delinquenti della peggiore specie.

Le ostilità si aprono ufficialmente nello scorso mese di luglio con il clamoroso sequestro da parte dei Nas di tre risonanze magnetiche al Biocontrol dopo il blocco delle relative autorizzazioni da parte del Commissario e del Capo Dipartimento della Regione Calabria perché aveva una sola autorizzazione a lavorare e una sola autorizzazione significa una sola risonanza magnetica.

Il Biocontrol invece lavora con quattro risonanze e un solo libretto, di conseguenza ha fatto credito verso l’Asp con quattro risonanze magnetiche invece che con una come dovevano. Tutto ciò significa che il Biocontrol giocava con 4 macchine mentre poteva usarne solo una.

La sede dell’ANMI di Rossano

Ma chi ha armato le mani del Commissario e del Dipartimento Salute della Regione è il concorrente ovvero ANMIC (di De Tommaso, prestanome di Potestio) perché se Biocontrol perde budget lo guadagnano loro a Rossano. La strategia è chiara: Potestio ha agito in modo che andassero i Nas al Biocontrol, ottenendo l’obiettivo del sequestro.

Nel frattempo Biocontrol fa ricorso al Tar e il giudice Durante dà la sospensiva dopo un mese. Ma dopo un altro mese il presidente del Tar il 10 settembre scorso blocca di nuovo Biocontrol.
Il 24 ottobre scorso l’avvocato Enzo Paolini ottiene la sospensiva al Consiglio di Stato ma contestualmente De Tommaso e Potestio con il loro ANMIC “guadagnano” due autorizzazioni per risonanze magnetiche dall’Asp, che serviranno perché se il Biocontrol perde le risonanze, saranno gli unici ad averle. E il giudizio finale del Consiglio di Stato arriverà al massimo tra qualche mese.Ricapitolando: Biocontrol da quattro risonanze magnetiche passerebbe a una soltanto, De Tommaso e Potestio invece sono già passati da una a tre risonanze: chi prenderà più soldi di budget? De Tommaso e Potestio sono pressoché sicuri di vincere: sono astuti e hanno fato un lavoro di fino e sanno benissimo che quel ciavucco (nella migliore delle ipotesi…) del generale Cotticelli “tifa” per i corrotti. Almeno fino a quando gli altarini non saranno stati scoperti.

In tutto questo meccanismo, c’è anche un altro soggetto sornione e ben noto che partecipa al banchetto. Si tratta di Pierino Citrigno, ex editore, condannato per usura e gran caimano della sanità privata, che non sta a guardare, apre una filiale del suo pessimo Centro San Vitaliano (che finanzia tutti i media di regime della Calabria) ad Amantea e supporta, come suo costume, il più forte in questa guerra ovvero Potestio. C’è già chi dice che questa sia la guerra di sanità mafiosa più cruenta degli ultimi 20 anni a Cosenza e provincia sulla pelle della povera gente.