Cosenza saccheggiata, Torre Alta: un altro palazzo (di 9 livelli!) è servito

Cosenza saccheggiata, Torre Alta: un altro palazzo è servito

Com’era quella favoletta? “… Il Comune di Cosenza finalmente, dopo decenni, grazie alla mia amministrazione, ha messo mano allo sviluppo urbanistico della città redigendo un nuovo Piano strutturale comunale per salvaguardare il territorio da ulteriori speculazioni edilizie che hanno caratterizzato gli anni passati…”. Parola di… cazzaro! Bene, lunedì la Giunta ha approvato la costruzione di un palazzo di 9 livelli a Torre alta! Il progetto prevede la distruzione di un rudere e lo scomputo degli “oneri di urbanizzazione”. Ciò vuol dire che il Comune perderà 60.000 euro!

Ma procediamo con ordine e spieghiamo per bene ai nostri lettori la nuova “prodezza” del Nostro.

Mario Occhiuto, il cazzaro per eccellenza, è un fallito matricolare, visto che il Tribunale ha dichiarato in default le decine di società da lui amministrate e l’8 novembre (dopo il rinvio di questa mattina sapientemente studiato al porto delle nebbie per superare il delicato mese di ottobre…) deve rispondere di bancarotta fraudolenta insieme alla sorella Annunziata e a Carmine Potestio, per traffici vari con soldi pubblici.

Il cazzaro, durante il suo primo mandato elettorale ha iniziato subito a stringere rapporti di “affari” con le imprese edilizie che avevano interesse a speculare a Cosenza. Ma ha sempre però mantenuto la parvenza dell’architetto sobrio, dell’urbanista interessato e quasi intellettuale (sempre a giobba, s’intende). Si è sempre riempito la bocca di termini come “ecosviluppo sostenibile” della città e in uno slancio di autoconvinzione è arrivato persino ad approvare, nel 2015, il nuovo PSC, Piano strutturale comunale, che, sempre a giobba, “avrebbe diminuito il cemento in Città e portato più verde e servizi”.

La verità è che non ha mai perso occasione di stringere accordi con i palazzinari più incalliti. Il salto di qualità il cazzaro l’ha raggiunto in questo secondo mandato. Appena eletto infatti è arrivato perfino a sbugiardare se stesso e a cambiare il Psc. Infatti, con una delibera di giunta comunale del giugno 2017, con la scusa di “modificare e adeguare alcune tavole del Psc finalizzate a una buona lettura e fruizione delle stesse”, venivano modificati e spostati milioni di metri cubi edificabili dalle frazioni e periferie della città al centro di Cosenza.

Il disegno del “grande” architetto era completato! Dopo una denuncia dell’opposizione, la Regione rigettò la rimodulazione, ma una cosa non si potrà mai evitare a Mario Occhiuto, almeno fino a quando rimarrà a piede libero: l’intrallazzo. E il secondo mandato elettorale del cazzaro è pieno di intrallazzi. Basterebbe farsi un giro vicino al Ponte di Calatrava. Già pieno di cantieri edili che alzano palazzi…

L’ultimo in ordine di tempo è il palazzo a Via Rocco Chinnici, nel quartiere che noi cosentini chiamiamo Torre Alta. Ma qui l’operazione è molto più fine. Ci siamo andati a guardare le carte e abbiamo scoperto che a maggio è stato autorizzata la costruzione di un palazzo a Torre Alta. Ad agosto la ditta costruttrice “Abitare Nigro srl” manda una missiva al Comune dove chiede lo scomputo degli oneri di urbanizzazione.

Dopo appena un mese, a tempi di record, Giuseppe “uomo zainetto” Nardi, il Dirigente della Ragioneria, scrive a Converso ovvero il nuovo firmatutto, per “una attenta valutazione dei beni” e qui lo “zainetto” dà il meglio di se (altro che azzeccagarbugli!), dimostrando di non capire una cippa!

Nardi scrive che in base alla documentazione rilasciata dal committente, “si è ritenuto che la particella 1154 e parte della 1157, anche se ricade in zona B5 non è suscettibile di utilizzazione edificatoria”. Ciò vuol dire che il terreno è edificabile ma non lo considera tale, anzi lo considera “seminativo” per cui “si avrà un costo di euro 2,82 x 2. Il valore per metri quadri 794 risulta dunque essere di euro 4.764,00”.

Ma come? L’edificabile a Cosenza va dai 45,00 ai 60,00 euro al metro quadrato e Nardi lo valuta a poco più di 2 euro? La valutazione reale doveva essere più o meno di 40.000 euro.

Quello che sorprende è che la ditta “Abitare Nigro srl” non fa una grinza, non si oppone, abbozza ed è contenta. E capiamo subito perché. Dal computo metrico della ditta Nigro appare evidente che per realizzare un po’ di parcheggi si spendano circa 60.000 euro, guarda un po’ che combinazione, e quindi si decide di “regalare” gli oneri alla ditta! E a comunicargli il fatto è proprio Converso. Il palazzo può sorgere con la benedizione del sindaco più truffatore d’Italia con la delibera n. 106 del 30 settembre 2019. Un altro palazzo può sorgere a Cosenza e la stecca è servita!