Il paradosso del teatro Rendano: aggiudicato un appalto ma i lavori dovevano essere già finiti

Da Palazzo dei Bruzi arriva nuovo materiale per gli amanti di fantascienza e paradossi temporali: i lavori di efficientamento energetico del Rendano sono stati aggiudicati mercoledì 30 settembre – come testimonia la determina dirigenziale 2434 fresca di pubblicazione – ma il termine ultimo per completarli era già scaduto il 30 giugno 2015. Un termine che il Comune non ha fatto nemmeno finta di rispettare, visto e considerato che la gara d’appalto si è tenuta in quattro distinte sedute, datate rispettivamente 24 giugno, 29 giugno, 2 luglio e 27 luglio 2015. E, soprattutto, un termine che non potrà essere più rispettato, così come sarà difficile vedere il Rendano riefficientato entro la notte di San Silvestro.

I fondi necessari alla realizzazione dei lavori, infatti, arrivano dal Por Calabria Fesr 2007/2013 e, come tutti quelli inviati alle regioni in difficoltà dall’Ue, devono essere spesi entro e non oltre il 31 dicembre 2015. Può darsi che il riefficientamento energetico dello storico teatro cittadino arrivi comunque, utilizzando la nuova programmazione europea 2014/2020, ma anche in quel caso – così come ha spesso ripetuto il sindaco quando si parlava di metropolitana leggera – sarebbe come aver buttato i quattrini a disposizione in precedenza. Che non sono affatto pochi, visto che lo stanziamento previsto sfiorava il milione e trecentomila euro. E dire che il Comune si era attivato in tempi non sospetti (e tali da permettere la realizzazione dell’opera) per avere quel denaro: il bando regionale per ottenerli è datato agosto 2011 e già a novembre di quell’anno a Catanzaro era arrivata la richiesta di Palazzo dei Bruzi.

C’è voluto però il dicembre del 2013 per vedere approvata la graduatoria definitiva dei beneficiari dei contributi. Un’accelerazione a quel punto sarebbe stata fondamentale, ma le cose sono andate avanti più a rilento che mai: nel febbraio del 2014 la Regione ha notificato al Comune la convenzione stipulata con lo stesso un mese prima, specificando «che l’ultimazione dei lavori deve avvenire entro il 30/06/2015», e la Giunta ha approvato il progetto definitivo dell’intervento ordinando agli uffici di darsi da fare.

Richiesta accolta con l’incarico, nel maggio del 2014, all’ingegner Franco Rovense «per la redazione del progetto definitivo esecutivo e coordinatore della sicurezza in fase di progettazione» in cambio di un compenso di circa 48mila euro. Per rivedere un atto che riguardi l’efficientamento energetico del Rendano è passato quasi un anno: Rovense ha presentato il progetto a febbraio 2015 e l’approvazione è arrivata un mese dopo. Insieme all’indizione della gara per i lavori da terminare entro fine giugno che, come si diceva, si è svolta proprio tra fine giugno e, addirittura, luglio. Infine, l’aggiudicazione definitiva a fine settembre.

Per la cronaca, l’appalto è andato, grazie a un ribasso del 32,777%, a una ditta con sede a Marano Principato, la “De Santo Luigi” che nel frattempo ha cambiato nome in “Dsc srl”. Ora bisognerà capire se ci saranno nuovi fondi europei per pagare la Dsc e Rovense. A meno che i lavori, ovviamente, non siano terminati in meno di tre mesi.

Camillo Giuliani