Lettere a Iacchite’: “Cosenza, i misteri di Palazzo Salfi e la città dei balocchi”

Ho letto con attenzione il vostro articolo su Palazzo Salfi, sul suo pignoramento e sulla sua prossima vendita all’asta (http://www.iacchite.blog/cosenza-saccheggiata-palazzo-salfi-allasta-il-caso-del-professionisti-associati-pisani-e-vercillo/) e non ho potuto fare a meno di pensare al celeberrimo ristorante che tuttora si trova lì dentro, “Le cucine di Palazzo Salfi”, dove qualche tempo fa è stato ospite persino il procuratore della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri…

Dunque, cercherò di mettere un po’ d’ordine per capire anche qualcosa rispetto alle sorti di questo ristorante. Mi sembra di capire che il custode giudiziario, questo signor Pisani Pierluigi, dovrebbe essere lo stesso che ha dato in affidamento al prestanome di Occhiuto, ossia il faccendiere Renato Nuzzolo il ristorante… Non può che essere così, altrimenti chi glielo avrebbe dato in gestione? Lo Spirito Santo? E non mi risulta che Occhiuto, almeno finora, sia diventato uno e trino, cioè Dio… Poi tutto è possibile, sia chiaro…

Secondo quesito: ma questo prestanome, sì vabbé insomma il faccendiere Renato Nuzzolo, sta pagando un canone? Perché a molte persone non risulta affatto che stia pagando un bel nulla e anche questo soggetto, che ha la bocca larga come una rana (con tutto il rispetto per l’animale), va dicendo che non paga… Mi pare che siamo davanti ad un abuso bello e buono, nella migliore delle ipotesi, perché al mio paese queste cose qui si chiamano truffe…

Ma non è finita qui. Il signor Pisani ha anche un ruolo nel consiglio dell’Ordine dei Commercialisti di Cosenza come tesoriere mi pare, e organizza le feste dell’Ordine proprio a Palazzo Salfi… Mi chiedo e vi chiedo: è normale tutto ciò? Proprio qualche settimana fa ne ha fatta una e c’era un sacco di gente che può tranquillamente testimoniare. Mi chiedo e vi chiedo ancora: è normale tutto ciò?

Ricapitolando: Pierluigi Pisani, consulente di Occhiuto pagato dai cittadini, custode giudiziario del bene di Occhiuto all’asta, affidamento in concessione (a pagamento, gratis???) al prestanome di Occhiuto (Renato Nuzzolo) del bene da lui custodito, organizzatore delle feste dell’Ordine dei Commercialisti in qualità di consigliere nel locale da lui custodito affidato al prestanome del sindaco fallito suo datore di lavoro come consulente dello stesso sindaco… Ma siamo impazziti? Ma davvero Cosenza è la città dei balocchi?

Lettera firmata