‘Ndrangheta e turismo. La Torre, sindacalista ed ex vicesindaco di Ricadi, arrestato per tentata estorsione

Tra gli arrestati nell’ambito dell’operazione “Olimpo” che vede coinvolte 56 persone c’è anche Gianfranco La Torre, sindacalista di Ricadi, ex consigliere provinciale di Vibo Valentia ed ex vicesindaco di Ricadi. Molto attivo non solo nell’universo sindacale, dunque, ma anche nella politica, La Torre è consigliere nazionale del patronato Acai-Enas.

Vicino al centrodestra, e in particolar modo all’ex consigliere regionale Alfonsino Grillo (oggi commissario del Parco delle Serre in quota Giuseppe Mangialavori alias Peppe ‘ndrina), La Torre in passato è stato anche vicesindaco del Comune di Ricadi e consigliere provinciale.

Gianfranco La Torre è indagato per il reato di tentata estorsione pluriaggravata, in concorso con il boss Diego Mancuso di Limbadi, Davide Surace di Spilinga, Paolo Ripepi di Ricadi, Peppone Accorinti (il boss di Zungri) e Costantino Gaudioso di Zungri (vicinissimo allo stesso Peppone Accorinti). La tentata estorsione è stata effettuata ai danni di un imprenditore non meglio identificato, ma impegnato nei lavori affidati alla ditta “De Nisi Tommaso – Impresa Costruzioni” impegnata nell’esecuzione delle opere di difesa costiera e ricostruzione del litorale nel tratto “Foce del Mesima – Scogli delle formiche”, che erano state finanziate dal Cipe per un valore di 2,5 milioni di euro.

Per il gip, secondo quanto riporta l’ordinanza, Mancuso, Surace e Ripepi sono stati gli ideatori e determinatori del proposito criminoso, che si inserisce nel più ampio disegno di controllare tutte le attività imprenditoriali ed economiche della zona di cui si è detto; Giuseppe Antonio Accorinti è stato colui che ha fornito supporto morale al progetto criminoso ed ha dato direttive; Gianfranco La Torre e Costantino Gaudioso sono stati gli esecutori materiali ed i coadiutori dei maggiorenti.