Reggio, Fase 2: movida “soft” e controlli intensificati

Consapevolezza e responsabilità, nè movida e nemmeno assembramenti. A Reggio non saranno più le settimane della “linea dura” quando l’emergenza sanitaria ha di fatto costretto chiunque, almeno che non avesse un sacrosanto motivo, a restare in casa, ma anche nella nostra città, in coincidenza con la fase-2, sarà dato un nuovo impulso ai dispositivi di controllo delle misure normative per il contenimento del contagio da Covid-19. In questa ottica, seguendo le direttive dal Ministro dell’Interno e dal Capo della Polizia, in seguito del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Massimo Mariani, il Questore di Reggio Maurizio Vallone ha disposto un’intensificazione dei servizi interforze.

Per chi violasse le disposizione scatteranno sanzioni anche severe. Per i cittadini, l’inosservanza dei divieti di assembramento e delle prescrizioni inerenti alla distanza interpersonale comporta l’irrogazione della sanzione amministrativa del pagamento di una multa da 400 a 3.000 euro (e fino a 4.000 euro se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo). Gli esercenti le attività produttive che non assicurano adeguati livelli di protezione, incorreranno inoltre nella sanzione della sospensione dell’attività, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza, per un massimo di 5 giorni (trascorsi i quali senza che sia avvenuto il ripristino, potrà essere adottata una nuova chiusura dell’attività o dell’esercizio). Se la violazione è commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, è peraltro prevista la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni (ed in caso di reiterazione della stessa violazione, si può incorrere in una multa raddoppiata o nella chiusura dell’attività di durata massima). Anche in attesa che venga comminata la sanzione, l’organo accertatore può disporre la chiusura dell’attività in via provvisoria, per una durata non superiore a 5 giorni.