Rende, Romanelli s’è dimesso: prendi i soldi e scappa…

Da qualche giorno Marcello Romanelli, il giornalista “storico” addetto stampa al Comune di Rende in quota Marcello Mazzetta ha rassegnato le dimissioni, motivandole con un nuovo progetto editoriale e con tante chiacchiere retoriche sul suo rapporto con l’uomo che sussurra alle banconote dentro le bustarelle. Banconote con le quali anche Romanelli ha uno splendido rapporto, a giudicare da quante ne ha “guadagnate”. E infatti le ultime tracce che si hanno di Romanelli a Rende riguardano proprio la.. pila. Oggi vi riproponiamo la lettera di un nostro lettore risalente ai giorni successivi al blitz del 1° settembre dalla quale emerge chiaramente qual era la “preoccupazione” di Romanelli. Che, beninteso, potrebbe estendersi anche a qualche indagine della Commissione d’accesso antimafia che sta lavorando al Comune delle mazzette e dal quale Romanelli potrebbe essere scappato a gambe levate ma sempre dopo aver preso la “pila”. A futura memoria. Come sempre… 

Caro direttore,

sono un cittadino rendese, attonito e disorientato da quello che sta accadendo intorno a me: si parla di ‘ndrine, di imprenditori collusi, sindaco e un assessore agli arresti domiciliari: non mi sembra la città in cui vivo da oltre 40 anni, per decenni modello urbanistico e di buona amministrazione.

Lasciando alla magistratura il compito di fare chiarezza e agli indagati la possibilità di dimostrare la propria innocenza, rimango basito della condotta degli amministratori comunali di Rende ancora in carica: si comportano come se nulla fosse e continuano ad emanare atti che, in questo momento, risultano inopportuni (per non dire illegittimi), come la nomina del vicesindaco. Nell’ultima settimana hanno pubblicato altri atti (irregolari?) che meritano la tua attenzione e quella dei tuoi lettori.

Iniziamo dal primo: Marcello Romanelli e Luigi Vite

Nel giorno del maxi-blitz (1° settembre) viene pubblicata all’albo pretorio la determinazione n. 246 del 01/09/22 per l’affidamento “ai professionisti Romanelli Marcello e Vite Luigi Maria del servizio di comunicazione e marketing dell’Ente”: è previsto un compenso di € 36.400,00 fino a dicembre 2022, in continuità all’incarico già affidato con determinazione n. 102 del 18/03/22  per un importo di € 26.000,00; si parla quindi di un incarico affidato direttamente per € 62.400,00 per nove mesi.

Primo dubbio: ma il limite dell’affidamento diretto, non è € 40.000,00? Oppure fanno lo spezzatino per non superare tale soglia ad ogni singolo affidamento?

Inoltre, considerato che il sito comunale e l’albo on-line sono gestiti da dipendenti comunali,  cosa fanno questi due signori, per questi compensi così elevati?

Scrivono un paio di articoli sgangherati, esaltando le “gesta” di questa amministrazione e denigrando il lavoro degli altri: ma chi di dovere controlla il lavoro che viene svolto, prima di procedere al pagamento di questi lauti compensi?

Sembra proprio di no: in data 08/09/22 è stata pubblicata la determinazione n. 261 con la quale sono state liquidate le seguenti somme: € 9.360,00 a Romanelli e € 6.240,00 a Vite, somme impegnate con la determina n. 246 del 01/09/22; cioè in una settimana questi due signori hanno guadagnato la bellezza di € 15.600,00: possiamo proprio dire che i loro pseudo-articoli vengono pagati a peso d’oro!!!