Sanremo 2021. Il cosentino Aiello è il decimo cantante calabrese in gara al Festival. Tutti i big di casa nostra all’Ariston

Il cosentino Aiello, in gara con il brano “Ora”, è il decimo cantante calabrese che parteciperà al Festival di Sanremo (71^ edizione dal 2 al 6 marzo) e ognuno di loro ha legato alla kermesse le sue fortune artistiche. Loredana Bertè, calabrese di Bagnara, tornerà all’Ariston anche quest’anno ma nelle vesti di superospite, dopo 11 partecipazioni e dopo aver conquistato il 4° posto nel 2019 (con “Cosa ti aspetti da me”) e nel 2012 (con “Respirare”) in coppia con Gigi D’Alessio. Una “capatina” a Sanremo 2019 l’aveva fatta anche Dario Brunori, cosentino doc, duettando con i Zen Circus e con un omaggio a Dalla nel “Dopofestival” in attesa di pianificare la sua prima vera partecipazione in gara.

Prima della vulcanica Loredana e dello scanzonato Dario, eravamo rimasti fermi invece al 2008 quando erano in gara Sergio Cammariere da Crotone (due volte al Festival), già terzo nel 2003 (con “Tutto quello che un uomo”) come il suo indimenticabile concittadino Rino Gaetano nel 1978 con l’altrettanto memorabile “Gianna” e Lisa Panetta da Siderno (due partecipazioni), anche lei sul gradino più basso del podio nel 1998 con “Sempre”.

Prima di loro le sorelle Mimì e Loredana Bertè avevano scandito a lungo i tempi di Sanremo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta; Mimì ovvero Mia Martini (5 partecipazioni al Festival) era arrivata anche seconda, ad un passo dal successo, nel 1992, (con “Gli uomini non cambiano”) e non senza polemiche, oltre ad aver vinto il Premio della critica nel 1982 e nel 1989 con “E non finisce mica il cielo” e “Almeno tu nell’universo”.

Negli anni Ottanta, oltre alle Berté, aveva bazzicato frequentemente l’Ariston anche una cantante cosentina, Flavia Fortunato, protagonista in sei edizioni tra il 1983 e il 1992 e che aveva raccolto il testimone da Fabio Trioli, anche lui cosentino, catapultato giovanissimo a Sanremo nel 1971, nel periodo degli “urlatori”.

Ma non c’è dubbio che i veri pionieri della Calabria al Festival di Sanrermo siano stati Dalida e Mino Reitano. La cantante originaria di Serrastretta (Catanzaro) e poi diventata icona della canzone francese, è stata protagonista nella celeberrima edizione del 1967 quando era legata sentimentalmente a Luigi Tenco, che si tolse la vita proprio a Sanremo dopo l’eliminazione di Ciao amore ciao, la canzone che avevano presentato insieme al Festival. A quella edizione di Sanremo era in gara da debuttante anche Mino Reitano, il ragazzo di Fiumara (Reggio Calabria), in coppia con i The Hollies con Non prego per me, un brano scritto da Mogol e Lucio Battisti. Ed è proprio da Dalida e Mino Reitano che inizieremo la retrospettiva dei cantanti calabresi al Festival di Sanremo in questi ultimi giorno che ci separano dall’attesissima kermesse della canzone italiana. Non prima di aver presentato, naturalmente, Aiello e il suo brano.  

Da un lato il suo primo Festival di Sanremo, dall’altro l’uscita di Meridionale (il 12 marzo), il suo secondo album. E’ un momento cruciale per il giovane cantautore cosentino Aiello, chiamato a mettere un tassello importante nel suo percorso artistico.

“Da spettatore sono sempre stato un fan del Festival, da artista invece non ho mai pensato che fosse una tappa obbligatoria e fino a qualche mese fa non ci pensavo proprio – racconta Aiello, in gara con il brano Ora -. Poi, complice anche il periodo che stiamo vivendo, ho provato a dare uno spazio più largo alla mia musica portandola sul palco più grande che abbiamo in Italia”. Si definisce “il più piccolo dei Big”, e non nega che “vincere sarebbe bello, ma se arrivassi ultimo come Vasco per poi riempire i miei concerti andrebbe bene”.
Il brano, che racconta il sesso Ibuprofene (“curativo, tossico o liberatorio, ognuno può vederci quello che vuole”) ed è prodotto da Mace e Brail, è una delle dieci tracce contenute nel nuovo disco. “Un progetto al quale tengo, perché dovrà confermare che le cose buone fatte finora non sono state un abbaglio, chiedendo a me stesso un passo in avanti e un’evoluzione artistica”.

Meridionale, un titolo scelto ovviamente non a caso, vuole essere “l’occasione per accendere una luce buona su una terra raccontata spesso a tinte scure”. Il filo conduttore del disco è la contaminazione di suoni e generi che spaziano dal pop al r’n’b passando per clubbing, flamenco, classic e urban. “Un newpop che affonda nelle mie origini e si nutre delle mie esperienze in giro per il mondo. Una musica lacrime e sudore, schiaffi e abbracci”.

I CANTANTI CALABRESI A SANREMO

Loredana Bertè 11 partecipazioni

1986- “Re”; 1988- “Io”; 1991- “In questa città”; 1993- “Stiamo come stiamo” (con Mia Martini); 1994: “Amici non ne ho”; 1995- “Angeli&Angeli”; 1997- “Luna”; 2002- “Dimmi che mi ami”; 2012- “Respirare” (con Gigi D’Alessio); 2019- “Cosa ti aspetti da me”

Mino Reitano 7 partecipazioni

1967- “Non prego per me” (con i The Hollies); 1969- “Meglio una sera piangere da solo” (con Claudio Villa); 1974- “Innamorati”; 1988- “Italia”; 1990- “Vorrei”; 1992- “Ma ti sei chiesto mai”; 2002- “La mia canzone”

Flavia Fortunato 6 partecipazioni

1983- “Casco blu”; 1984- “Aspettami ogni sera”; 1986- “Verso il 2000”; 1987- “Canto per te”; 1988- “Una bella canzone”; 1992- “Per niente al mondo” (con Franco Fasano)

Mia Martini 5 partecipazioni

1982- “E non finisce mica il cielo”; 1989- “Almeno tu nell’universo”; 1990- “La nevicata del ’56”; 1992- “Gli uomini non cambiano”; 1993- “Stiamo come stiamo” (con Loredana Bertè)

Sergio Cammariere 2 partecipazioni

2003- “Tutto quello che un uomo”; 2008- “L’amore non si spiega”

Lisa 2 partecipazioni

1998- “Sempre”; 2008- “Oceano”

Fabio Trioli 1 partecipazione

1971- “Il viso di lei”

Rino Gaetano 1 partecipazione

1978- “Gianna”

Dalida 1 partecipazione

1967- “Ciao amore ciao”