Teatrino Calabria, i gadget di Orsomarcio e i decreti firmati “FreeFree”

Ormai sembriamo dei veggenti, ma si dice anche che “non ci vuole zingara per indovinare ventura” e infatti da tempo abbiamo ampiamente anticipato le mosse del presidentissimo Robertino, capo della paranza e della Loggia G.

Sapevamo benissimo che lo “specchietto delle allodole” montato ad arte nel fine settimana era solo propaganda e serviva a sviare l’attenzione da notizie ben più drammatiche.

Ripartiamo allora da sabato 21 maggio. Il presidente Robertino Occhiuto si arma di mantella e come il Cavaliere Mascarato punisce il crimine e fa pulizia nella burocrazia regionale: “Da 6 mesi è cambiata la musica!!!”. Certo, come no! “Rimuovo dirigente e annullo il Decreto”. Certo, come no!

Poi, visto che “qui nessuno è fesso” (‘cca nisciun’è fess), dopo appena 24 ore tutti (tranne i media di regime, tutti allineati, coperti e… finanziati) hanno capito poco dopo che il richiamo era all’assessore Orsomarso beccato con le mani nella marmellata a fare la manina moscia per un decreto “sana spesa” per i gadget allo stand di Calabria Straordinaria.

Eppure l’assessore ci teneva a fare sfoggio dei gadget appena “sfornati” da Valentina Turco della Pubbliturco con sede a Rende. Ci sono le fotografie… Ma dato che la politica deve uscirne sempre pulita, ecco la giravolta del presidente Robertino domenica 22 maggio: “Il cortocircuito non è politico, Orsomarso sta lavorando molto bene”. Si sa, la colpa è sempre della burocrazia quando si deve coprire un politico e questa tecnica Robertino la conosce bene.

Eppure è stato spietato e come un Cavaliere Mascarato ha consegnato i malviventi alla giustizia divina. Poco importa se la Pubbliturco ha lavorato molto con il fratello Mario Occhiuto alias il cazzaro quando era a fare danni al Comune. Poco importa se ha beccato migliaia di euro anche con affidamenti diretti. E’ stato spietato.

Ma la storia del Decreto “scoperto” non finisce qui, a leggerlo bene si nota un particolare che ai più risulta innocuo: fate attenzione. Citiamo testualmente: “si decreta DI NOMINARE quale Responsabile Unico del Procedimento, Luca Fregola, funzionario a tempo indeterminato del Dipartimento Turismo, Marketing Territoriale e Mobilità”.

Ma chi è questo Fregola, anche detto “FreeFree” in Cittadella. Fregola Luca Gennaro è un dipendente della Regione Calabria che fino a qualche anno fa si occupava di Formazione. Poi, ha fatto un salto triplo di carriera perché la sua “fede destrorsa” lo ha promosso. Jole Santelli infatti l’ha nominato nella Struttura del capo di gabinetto di allora, Luciano Vigna, che di conti ne capisce visto quello che ha combinato da assessore al Bilancio al Comune di Cosenza. Infine Orsomarcio l’ha portato al “suo” Dipartimento piazzandolo in un punto chiave “sforna” decreti. Alla faccia di chi dice che “chi dà l’indirizzo politico non è cosciente di quello che avviene”…

Eppure nessuno sembra fiatare. Tutti i decreti che scottano hanno una sola firma, Fregola!

E’ sua anche la firma sul Decreto n. 13224 del 17/12/2021 di Euro 100.000 euro per “allestire uno stand” alla Fiera di Rimini. Alla faccia dell’allestimento!

Insomma la “bomba” sulla legalità che Robertino ha fatto scoppiare sabato, già domenica si è sgonfiata. Perché se Robertino vuole tagliare davvero i costi della Regione inizi a tagliare gli incarichi e le consulenze che in Calabria ammontano a 2,5 milioni di euro contro i 265.000 della Regione Lombardia. Magari inizi a tagliare le consulenze della Calabria Film Commission….. ma questa è un’altra storia. Che racconteremo presto.