Tragedia di Buonvicino: il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento ha ucciso Gaia

L’agenzia ANSA ha riepilogato, qualche minuto fa, nel suo servizio ANSA BOX la drammatica notizia della morte della piccola Gaia a Buonvicino. 

Ecco il testo del lancio. 

Gaia, una bambina di 6 anni (in un primo tempo si era diffusa la voce che avesse solo 3 anni), era sdraiata sul lettone come se dormisse, ma ormai priva di vita.

Accanto c’era la mamma, Romina Maiolino, di 36 anni, in stato di semi incoscienza, che adesso si trova in ospedale ricoverata in prognosi riservata.

Sarebbero le esalazioni killer di monossido di carbonio, dovute molto probabilmente al malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento dell’edificio, all’origine della morte di Gaia Piccato a Buonvicino, paese di poco piu’ di duemila abitanti sul Tirreno cosentino, a pochi chilometri da Diamante.

La tragedia, che ha gettato nella disperazione un’intera comunita’, si e’ consumata nelle prime ore del giorno nella camera da letto dell’appartamento della palazzina dove madre e figlia vivevano da sole, in contrada Mezzane.

Il padre della bambina non abita da tempo con loro e vive in un altro centro della stessa zona. E’ stato un cognato della donna, che era andato a prendere la bambina, a dare l’allarme dopo essere entrato nell’appartamento.

Sul posto sono giunti i sanitari del servizio 118 e i carabinieri della Compagnia di Diamante. Per la piccola, che frequentava la prima elementare, non c’era pero’ piu’ nulla da fare. In stato di semi incoscienza, invece, Romina Maiolino, nei confronti della quale gli operatori hanno praticato un primo intervento per poi richiedere l’ausilio dell’elisoccorso.

Il velivolo ha trasportato la donna nell’ospedale di Cosenza dove e’ stata ricoverata con prognosi riservata. I carabinieri hanno avviato i primi accertamenti assieme al medico legale che, dopo una prima ispezione sulla piccola, non ha rilevato segni di violenza. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Paola, Paola Maria Camodeca.

Il magistrato ha disposto l’autopsia che sara’ eseguita nelle prossime ore. Si attende adesso che migliorino le condizioni della donna per riuscire ad avere, attraverso il suo racconto, ulteriori elementi sulla dinamica di quanto accaduto. In corso sull’impianto di riscaldamento anche le verifiche tecniche da parte dei vigili del fuoco del distaccamento di Scalea.

Secondo le prime ipotesi, a provocare il dramma sarebbe stato il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento che serve tutto il palazzo dove vivono anche gli altri parenti della donna. L’impianto e’ allacciato ad un bombolone di Gpl esterno all’abitazione.

(ANSA)