Unical, gli studenti dicono no alla chiusura di Discipline Economiche e Sociali

Si terrà domani mattina alle 9.30 il Consiglio di Dipartimento che discuterà le sorti del Corso di Laurea in D.E.S. (Discipline Economiche e Sociali) del Dipartimento di Scienze Politiche; i motivi della chiusura, si apprende dal comunicato pubblicato dalle studentesse e dagli studenti del Corso di Laurea triennale in Discipline Economiche e Sociali per lo Sviluppo, sarebbero da ricondurre alla mancanza del numero minimo di docenti di prima e seconda fascia necessari per tenere attivo il corso, sia triennale che magistrale, e ad una significativa diminuzione degli iscritti:

“Noi, studenti e studentesse del dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria, insieme ad altri studenti dell’intero ateneo, la mattina di giovedì 19 novembre presidieremo compatti il Consiglio di Dipartimento contro la chiusura del corso di laurea di Discipline Economiche e Sociali per lo Sviluppo, per il quale il dipartimento ha decretato la chiusura durante il Consiglio tenutosi in data 22 ottobre”.

In tale seduta, su un totale di 43 presenti aventi diritto, 27 hanno votato favorevolmente alla chiusura, 7 gli astenuti, 9 i contrari.

Esprimiamo tutta la nostra rabbia e il nostro dissenso nei confronti di una scelta presa dal Consiglio senza il parere della componente studentesca. La chiusura di questo corso di laurea rappresenta l’ennesimo attacco delle istituzioni dell’università nei confronti del nostro dipartimento, da anni sempre più definanziato, depotenziato e smembrato nella sua offerta formativa e didattica.

Non è un caso che il corso di laurea di Discipline Economiche e Sociali per lo Sviluppo sia oggi vittima della chiusura definitiva: nonostante non siano ancora state rilasciate motivazioni ufficiali (dichiarazioni ufficiose parlano di una mancanza del numero legale dei professori nel dipartimento per mantenere attivo l’attuale numero di corsi di laurea), l’attacco a questo corso specifico è una vera e propria scelta politica, una scelta che va nella stessa direzione seguita in tutti gli atenei d’Italia, ovvero attaccare i settori dell’istruzione universitaria ritenuti inutili per le logiche del profitto di un sistema economico in crisi”.

La sezione “verbali” del portale di D.E.S. risulta ad oggi completamente bianca, così come lo spazio dedicato alle “Notizie dai Corsi di Laurea”.

In una lettera indirizzata al Consiglio del Corso di Laurea gli studenti e le studentesse lamentano la totale disinformazione su una decisione capitale com’è quella della chiusura di un CdL, nonchè la totale assenza di comunicazione da parte della rappresentanza studentesca, che viene pertanto delegittimata, nella lettera stessa, a rappresentare il corpo studentesco: “Abbiamo saputo, forse più per sbaglio che per caso, che il nostro corso di laurea verrà disattivato: infatti nessun rappresentante degli Studenti si è degnato di informarci di questa situazione né tanto meno di raccogliere i nostri pareri su una decisione così importante.

Alla luce di questa fondamentale omissione di comunicazione, disconosciamo qualunque intervento fatto da qualunque rappresentante durante il Consiglio e non lo riconosciamo come rappresentativo per noi, visti gli esiti che si stanno andando delineando. Data, inoltre, l’assenza di pubblicità e di reperibilità dei verbali relativi al succitato Consiglio di Dipartimento, ci è risultato molto difficile comprendere quali e se ci siano delle motivazioni di carattere oggettivo”.

La laurea triennale è così destinata a chiudere dall’anno prossimo, mentre la magistrale sarà rimodulata ed inserita all’interno di Sociologia; il profondo disappunto che gli iscritti al Corso di Laurea hanno mostrato va nella chiara direzione di non subire passivamente una decisione così fondamentale per il loro percorso formativo e di far valere con forza le ragioni degli studenti, che sono i veri protagonisti dell’istituzione universitaria.

Delfina Donnici