L’ASP di Cosenza, con deliberazione del direttore generale Raffaele Mauro n. 1244 del 21 luglio scorso, ha approvato la proposta di riordino delle postazioni di continuità assistenziale, delle postazioni di emergenza territoriale e dell’assistenza residenziale e semi-residenziale.
Il provvedimento più atteso, inutile dirlo, era proprio quello relativo alla residenzialità per anziani, che significa, tradotto dal burocratese, posti letto in più per le cliniche, che in diversi casi fungono anche da RSA (Residenze Sanitarie per Anziani).
E così abbiamo scoperto che il direttore generale Raffaele Mauro, alias “Faccia i plastica”, tomo tomo cacchio cacchio, come avrebbe detto l’inimitabile Totò, ha scucito addirittura 53 posti letto (40 per residenzialità anziani e 13 per residenzialità disabili) per le cliniche che fanno capo al gruppo iGreco, che soltanto un anno fa era stato beneficiato di altri 23 posti letto maggiorativi per le altre funzioni delle cliniche.
Ad un mese di distanza e passate (o quasi) le ferie di agosto, negli ambienti politici cosentini ci si comincia ad interrogare sulla gravità della vicenda.
Il gruppo iGreco continua la sua irresistibile ascesa, foraggiato da tutto l’arco politico e senza alcun pudore. Prende i soldi e li mette in tasca. Pronta cassa. Ed ogni anno c’è il “regalino supplementare”. E se Mauro è il braccio, è del tutto evidente che l’ordine di beneficiare iGreco quest’anno arriva direttamente dal presidente Palla Palla. Che l’anno scorso fece fuoco e fiamme minacciando querele e accusando Scura ma che quest’anno non ha detto una sola parola per lamentarsi.
E allora gli analisti della politica, in questi giorni, si stanno impegnando al massimo per capire che cosa può avere generato questo ennesimo “regalo”.
Mauro o se preferite “faccia i plastica” risponde agli ordini di Madame Fifì e del marito eunuco, che filano d’amore e d’accordo con Palla Palla (basta guardare quella specie di giunta che gli hanno costruito addosso).
IGreco sono sostenuti sfacciatamente da gentaglia come Ferdinando Aiello, Ernesto Carbone e Stefania Covello, che spesso e volentieri banchettano nel quartier generale dei cariatesi. E a chi pensava che in qualche modo continuasse il “gelo” con Oliverio e Madame Fifì risalente allo scorso anno e ai 23 posti letto in più regalati a iGreco, ecco la risposta: quest’anno 53 e non se ne parla più.
C’è soltanto un asse, dunque, con il quale, in questo periodo politico, iGreco non vanno di pelo ed è quello formato da Minniti e dal Cinghiale, che proprio stamattina sul loro giornale di riferimento non a caso agitano il “problema”. Certo, occorrerà vedere fino a quando resterà questa divisione ma oggi è così. Del doman non c’è certezza.
E visto che ci siamo, c’è anche un altro aspetto paradossale di questa ennesima “donazione” al gruppo iGreco. Dove li metteranno questi 53 nuovi posti letto?
Li appoggeranno alle cliniche che hanno già a Cosenza (Madonna della Catena, Madonnina, Sacro Cuore)? O, come si sussurra, li sposteranno nella loro Cariati, dove, com’è noto, il sindaco è la signora Filomena Greco? E che cosa c’è di vero sulle voci che vorrebbero iGreco seriamente impegnati a costruire una grande casa di cura a Cariati, con tanto di Pronto soccorso, ricalcando lo stile della clinica Tricarico di Belvedere del boss Franco Muto?
Tutti argomenti che, per il momento, neanche Minniti tocca o sfiora ma che, in caso di incancrenimento della situazione, potrebbero venire fuori alla grandissima.