Cosenza, concorso Oss: sindacati “venduti”. Quel messaggio vocale imbarazzante che gira su Whatsapp

A Cosenza, da qualche giorno, è partito un incredibile gioco al massacro travestito da concorso pubblico per l’assunzione di 24 Oss (operatori sociosanitari). Siamo alla solita tempistica dettata dalla legge della politica corrotta, che non ha altre armi che quelle del ricatto e dello sfruttamento del bisogno. Addirittura cinquemila candidati, prove selettive che sono iniziate da qualche giorno e si protrarranno ancora per altri dieci giorni tra mille polemiche e mille denunce di imbrogli e favoritismi.

Non ci vuole molto a capire quanto sta succedendo. I posti sono 24 e già 14 sono a beneficio degli Oss che sono attualmente in servizio all’ospedale dell’Annunziata con la Coopservice. Altri dieci dovrebbero essere “liberi”, ma lo capisce anche un bambino che pure quei dieci posti finiranno a chi è “dentro”. Il problema, come al solito, è che quei posti sono stati promessi almeno al doppio delle persone che ne avrebbero diritto e qualcuno giocoforza dovrà restare fuori.

Il clima dev’essersi fatto decisamente molto incandescente e così’ da qualche ora sul web e sui social gira un audio (messaggio vocale se preferite) a dir poco imbarazzante nel quale uno dei candidati al concorso denuncia, con rabbia, che un sindacalista appartenente ai famigerati confederali, del quale tra l’altro fa nome e cognome, non ha rispettato i patti alla fine di una riunione sindacale nella quale questi “venduti” al potere si sono spartiti il “bottino”. Il candidato che ha registrato questo messaggio vocale non le manda certo a dire al sindacalista che prima lo ha illuso e adesso – evidentemente – lo ha scaricato e afferma candidamente che se non dovesse essere inserito tra i vincitori andrà alla Guardia di Finanza a denunciare tutto.

Il messaggio vocale del candidato gira vorticosamente su Whatsapp ormai da giorni ed è stato “caricato” tra l’altro anche da altri esponenti della sigla sindacale “incriminata”. Non lo pubblichiamo solo perché abbiamo rispetto di chi continua ancora a credere che ci sia equità in questi concorsi-barzelletta ma – poiché lo abbiamo ascoltato e a nostra volta “scaricato” – siamo a completa disposizione dei finanzieri che volessero aprire un’indagine su quanto denuncia il candidato.

Che i sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil per chi non l’avesse capito) siano un’accozzaglia di dirigenti “venduti” lo sanno anche le pietre ma molto raramente le loro colpe vengono messe in piazza. Adesso, è del tutto evidente che i dirigenti del settore sanità di questi tre sindacati abbiano promesso posti a chi sta facendo il concorso, così come altri politici corrotti ed impresentabili che da sempre sguazzano nel pantano della sanità. Questo concorso, insomma, dovrebbe essere urgentemente annullato, per evitare che qualcuno, alla fine, si faccia male, molto male. E se non si mette fine a questo gioco al massacro, è altamente probabile che succeda. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi.