“Mi sono insediato nella giunta regionale, a differenza del mio predecessore che si trovava molto lontano, per instaurare un nuovo tipo di rapporto basato sulla collaborazione e non sulla contrapposizione. Ho dovuto constatare la situazione drammatica della sanità in Calabria, frutto di mala gestione e di infiltrazioni mafiose”. A dirlo è stato il generale Saverio Cotticelli, commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del sistema sanitario regionale calabrese, in audizione in commissione Affari sociali della Camera sul decreto sulla sanità in Calabria.
E ancora: “Occorrerà cambiare tutta la struttura discendente, dovrà essere rifatto tutto l’atto aziendale, avvicendando direttori e responsabili, coloro che da anni da soli gestiscono imperterriti atti e tutto quello che ne consegue. Saluto quindi con favore questo atto del Governo”.
E sul debito aggiunge: “Non si sa nemmeno quant’è l’entità, per questo dobbiamo fare una bad company per andare a scavare tutto quello che ancora non è emerso e poi iniziare una fase nuova. C’è una carenza di personale enorme, occorre un piano straordinario di assunzioni altrimenti dovremmo chiudere reparti”.
“Qualche giorno fa abbiamo chiesto a Cassa depositi e prestiti un mutuo di 150 milioni di euro al tasso agevolato dello 0,5%. Il tesoriere della Bnl ci ha comunicato che i soldi non sono disponibili perché ci sono dei pignoramenti in arrivo. Se non ci saranno dovremo chiederli alla Bnl a tassi del 5% e questo è un prolema, sono tanti soldi di interessi ed il debito continuerà ad aumentare. Allora io vi chiedo, è possibile aggredire soldi pubblici? Possiamo sottrarli al pignoramento?” ha aggiunto.