Europee 2019, Jolanda boicotta Forza Italia

In tutta questa brutta e squallida storia di corruzione, di fallimenti, di bancarotte, di collusione che coinvolge i fratelli Occhiuto sotto l’egida di Jolanda emerge, oltre ai gravi risvolti giudiziari, un dato politico che merita attenzione e che restituisce, a chi sa “leggere” anche oltre le righe, il vero motivo della fuga in avanti di Occhiuto alla corsa per la candidatura, nel centrodestra a presidente della regione Calabria, alle prossime elezioni regionali.

Partendo dal fatto che Jolanda è la responsabile di Forza Italia in Calabria e che Roberto Occhiuto è un esponente politico, come ama definirsi, di primo piano di Forza Italia, e che Mario Occhiuto è il sindaco forzista di Cosenza, quello che salta a gli occhi è che, nonostante i ruoli ricoperti, oltre ad interessarsi dei problemi giudiziari di Mario Occhiuto, in questa campagna elettorale per le Europee, non sono andati. Non so se ci avete fatto caso.

Al di là di quella pagliacciata di presentazione dei candidati di Forza Italia alle Europee, presso il Complesso monumentale di San Domenico, dove Roberto Occhiuto ha parlato, anzi gridato, quasi gli esplodevano le vene dal collo, solo dei problemi del fratello Mario, niente altro è stato fatto da Jolanda per promuovere candidati e simbolo. Il che ci fa piacere, perché fa capire a tutti quali sono i reali interessi del trio delle meraviglie (Jolanda/Cazzaro/Gaudenzio): garantirsi impunità, continuare il ladrocinio delle casse pubbliche per arraffare tutto l’arraffabile prima della fine. Del partito di Forza Italia, e dei suoi candidati non gliene frega niente. E la prova sta proprio nella totale assenza di Forza Italia in questa campagna elettorale per le europee in Calabria.

Infatti gli altri partiti del centrodestra in Calabria, ma anche i partiti del centrosinistra, hanno mobilitato i propri big, come la Meloni e Salvini, di Forza Italia a 8 giorni dal voto ancora non si è visto nessuno dei pezzotti che contano. Come mai è presto detto: o Jolanda va dietro ai problemi di Occhiuto, mobilitando parlamentari, senatori e sciacqua lattughe di ogni ordine e grado, cosa che sta facendo, oppure si interessa delle campagna elettorale del suo partito. Lei ovviamente ha scelto di stare vicino a Mario, anche perché il lavoro di ricerca nel sottobosco delle procure di documenti e carte solo lei lo può fare, e l’impegno è talmente gravoso da non permetterle di poter fare entrambe le cose: i guai di Mario assorbono l’intera giornata lavorativa di Jolanda.

Ma l’assenza dei big di Forza Italia in Calabria, non è dovuta solo a questo, il disinteresse che si è creato all’interno di Forza Italia per la Calabria, a cominciare d Zio Silvio passando per Tajani e compari, è la conseguenza politica dell’infame golpe che Jolanda e i fratelli Occhiuto, capeggiati dalla Carfagna hanno tentato ai danni del cavaliere. Volevano defenestralo, ma zio Silvio li ha sgamati e messi all’angolo.

E per questo oggi il trio delle meraviglie è inviso da tutti i pezzotti di Forza Italia. E questo lo hanno capito anche personaggi squallidi come Cannizzaro che da principale sponsor di Occhiuto non si è fatto scrupolo di tramare alle sue spalle, ora che ha afferrato l’antifona che Occhiuto potrebbe non essere più candidabile, proponendosi, ai pezzotti romani, come “l’alternativa” ad Occhiuto: Cannizzaro candidato di Forza Italia alla presidenza delle regione Calabria.

E per finire c’è la fuga in avanti di Mario Occhiuto che non è piaciuta proprio a nessuno perché pone Forza Italia ad un bivio: o con Mario Occhiuto, o con il centrodestra unito che a candidare, Mario Occhiuto non ci pensa proprio. Un bel problema politico e un grosso guaio elettorale che lo stato maggiore di Forza Italia riconduce alla scellerata fuga in avanti di Mario Occhiuto sostenuto dal fratello e da Jolanda, unici responsabili del disastro politico.
Ma perché Mario Occhiuto ha fatto questa scellerata scelta?

Perché era al corrente che gli sarebbero piovute addosso in questi mesi un bel po’ di grane giudiziarie, anticipazioni arrivate direttamente dall’ufficio del pm Cozzolino che come si sa ha interrogato Morra, Cirò, Coscarelli, dopo la storia della registrazioni delle confessioni di Cirò a casa Morra, e l’unico scudo per proteggersi era ed è quello politico. Lo scopo era quello di farsi incoronare, prima dell’arrivo degli atti giudiziari, candidato del centrodestra unito, così da poter dire, e avere il sostegno di tutti, le frasi che in queste circostanze il politico corrotto usa: inchieste ad orologerie, tempistica sospetta, complotto, magistratura rossa, e tutto il campionario.

Formula che Occhiuto ha usato ugualmente ma senza efficacia. Ecco perché non poteva aspettare il dopo elezione europee, perché già sapeva tutto e aveva bisogno di un “ruolo politico condiviso da tutti” come scudo.
Infatti, altro sarebbe stato se a sua difesa fossero intervenuti Salvini, Meloni, Berlusconi. Ma così non è stato. Gli unici che sono riusciti a mobilitare sono nomi che nessuno conosce, i quali, nell’intervenire a difesa di Occhiuto, premettevano: non conosciamo i fatti… come dire: siamo costretti a scrivere per fare piacere a Jolanda, ma di questa storia non ce ne frega un bel niente!