Le elezioni europee del 2014 si risolsero in un grandissimo successo per il Pd, all’epoca guidato da Renzi, che recuperò anche i consensi persi l’anno prima nelle Politiche e sbancò un po’ dappertutto conquistando il 40% e creando le premesse per rafforzare il tragico governo del famigerato Ebetino.
In Calabria, poi, il successo del Pd andò di pari passo con il disastro del centrodestra, provocato e determinato dalle disavventure giudiziarie del suo numero uno, Peppe Scopelliti, che era stato appena costretto a dimettersi dalla carica di governatore conquistata nel 2010 con il 57,76% dei voti sull’onda dell’entusiasmo dei suoi due mandati di sindaco a Reggio Calabria (2002 e 2007).
Il 27 marzo 2014 i giudici del Tribunale di Reggio Calabria, Olga Tarzia, Filippo Aragona e Teresa De Pascale condannarono Scopelliti per il “caso Fallara” a 6 anni di reclusione per abuso d’ufficio e falso, commessi durante gli anni 2007-2010 del suo secondo mandato come sindaco di Reggio Calabria, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici ed al pagamento di una provvisionale di 120 000 euro. Per effetto della legge Severino, scattò automaticamente la sospensione di Scopelliti da presidente della Giunta regionale. Il giorno dopo Scopelliti annuncià le dimissioni e il 29 aprile 2014 ufficializzò le dimissioni tramite lettera depositata al Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico.
Il Nuovo Centrodestra lo candidò alle Europee 2014 nella Circoscrizione Italia Meridionale ma ottenne soltanto 42.116 preferenze non sufficienti per essere eletto. Nell’ottobre dello stesso 2014, in dissenso con la linea del suo partito, che tentò di trovare un accordo con il Pd in vista delle Regionali in Calabria, se ne andò sbattendo la porta, sostenendo come indipendente Wanda Ferro, candidata del centrodestra. Si votò un mese dopo e il risultato fu in perfetta linea con quello delle Europee, incoronando governatore Mario Oliverio.
Oggi, a 5 anni di distanza, la situazione si è praticamente ribaltata ed è proprio Wanda Ferro che ha le maggiori chance di rappresentare ancora il centrodestra ma contro un Pd e un centrosinistra completamente squassati non solo dalla crisi nazionale ma anche dalle inchieste giudiziarie nei confronti di Oliverio (per il quale il procuratore Gratteri ha chiesto due volte gli arresti ottenendo comunque un obbligo di dimora contro di lui durato per tre mesi), che hanno ridotto il partito in Calabria ai minimi termini già alle ultime Politiche dello scorso anno.
Ma ecco il dettaglio delle Europee 2014. Dietro il Pd, il M5s – reduce dall’exploit delle Politiche 2013 – superò l’Armata Brancaleone di Forza Italia, che si fermò sotto il 20%. Molto più staccati il Nuovo Centrodestra (che fu) e la Sinistra di Tsipras (bonanima…). Fratelli d’Italia appena nata si era attestata al 3,6% mentre la Lega con poco più di 5mila voti aveva appena lo 0,7 e non serve essere profeti per pronosticare che otterrà un grande risultato anche in Calabria.