Lavori ultimo tratto Corso Mazzini. Le perplessità del Meetup Cosenza e oltre
In seguito alla pubblicazione su alcuni siti locali di un paio di articoli che hanno messo in evidenza l’assenza delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione dei lavori nell’ultimo tratto di corso Mazzini (http://www.iacchite.blog/cosenza-i-lavori-di-corso-mazzini-e-il-vincolo-monumentale-ignorato-di-francesca-canino/), il Meetup Cosenza e oltre ha ottenuto, tramite un regolare accesso agli atti presso la Soprintendenza ABAP presentato dal senatore Nicola Morra, la documentazione afferente alle suddette autorizzazioni.
Da essa abbiamo appreso che:
“agli atti d’Ufficio è stata rivenuta, in relazione ai lavori indicati in oggetto, la documentazione relativa ad un solo procedimento di autorizzazione paesaggistica.
Per il suddetto procedimento risulta in atti la trasmissione del progetto da parte della Provincia di Cosenza. La suddetta richiesta della provincia di Cosenza non risulta, per quanto in atti, formalmente riscontrata nel termine dei 45 giorni previsti per il parere di competenza della Soprintendenza nell’ambito dell’endoprocedimento di autorizzazione paesaggistica. Non risulta, altresì, pervenuta l’approvazione definitiva della Provincia in merito al suddetto progetto secondo le procedure dell’articolo 146 del D. L.Vo 42/2004. Per quanto attiene agli aspetti riguardanti il titolo II del Codice D. Ivo 42/2004 e s.m.i. non è stato, per il momento, rinvenuto in atti d’archivio alcun procedimento recente riguardante interventi su beni culturali tutelati e/o vincolati nell’ambito di riferimento (fontana ed ex Convento)”.
In altri termini, essendo corso Mazzini sottoposto a vincolo monumentale (D.lgs 42/04 e Consiglio di Stato, sez. VIª, n. 427 del 28.1.2014) sarebbe stato necessario richiedere le dovute autorizzazioni alla Soprintendenza, alla quale sono pervenute richieste solo per quanto riguarda l’autorizzazione paesaggistica (c.d. “vincolo indiretto”).
Per gli interventi sui beni culturali tutelati pare non sia stata fatta alcuna richiesta di autorizzazione, imprescindibile visto che i lavori ricadono su un’area edificata oltre settant’anni fa.
Ma non finisce qui:
la Provincia ha inoltrato alla Soprintendenza la richiesta di autorizzazione paesaggistica per i lavori in questione, richiesta alla quale non è stata data risposta entro i 45 giorni canonici, trascorsi i quali si innesca la regola silenzio-assenso.
Perché dalla Soprintendenza non è giunta alcuna risposta alla richiesta della Provincia? Dove si è fermato l’ingranaggio?
Sembrerebbero emergere coincidenze di tempi e fatti tra l’amministrazione comunale di Cosenza, la Provincia e la Soprintendenza.
Il Meetup Cosenza e Oltre chiede se risulta vera la notizia della sospensione dei lavori e le relative motivazioni in quanto trattasi dello stravolgimento di una zona storica della città, appartenente a ciascuno di noi ormai relegata nei ricordi passati. Non si può consentire l’impiego di soldi pubblici senza trasparenza e senza chiarezza.