“La Centrale ENEL di Rossano, ormai ferma da tempo, continua ad essere interessata da lavori di messa in sicurezza e taglio dei vari componenti di collegamento.
Il personale diretto, ridotto ormai a poche unità, non è certamente sufficiente a controllare tutto quello che succede e le ditte interessate, almeno qualcuna di queste, continua fare il bello e cattivo tempo su orari del personale, controlli ambientali, ecc.
Ci riferiamo in particolare ad una ditta che chiede ai propri dipendenti di osservare orari di dodici ore giornaliere, sette giorni su sette con la scusa del ritardo per la consegna dei lavori ed a lavorare con scarsi strumenti di protezione personale.
Comprendiamo che il neo sindaco di Corigliano – Rossano Flavio Stasi abbia il suo bel da fare all’inizio del suo oneroso mandato, ma non sarebbe male se si interessasse urgentemente anche di quanto succede in Centrale, che potrebbe avere ripercussioni all’esterno in tema ambientale.
Il taglio dei tubi che sta avvenendo, rilascia anche una polvere biancastra che vola dappertutto, anche sulle spiagge vicine; di cosa si tratta? Siamo sicuri che l’amianto che pure era presente in Centrale sia stato tutto trattato come prevede la legge? Basta una semplice mascherina di tessuto a garantire la salute degli addetti (quasi tutti stranieri)? Esiste in Centrale una squadra di emergenza capace di affrontare le urgenze e le varie esigenze?
I Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, che erano presenti nel passato, avevano il compito e la competenza di controllare questi eventi; ora chi controlla il tutto? Intanto il cosiddetto e fantomatico progetto Futur-e è finito nel dimenticatoio. L’ENEL ha abbandonato in questa Regione le due realtà produttive che possedeva; Rossano ormai ridotta ad un ammasso di ferraglia e Mercure ceduta ad un’azienda diversa.
Manterrà gli impegni che aveva preso col territorio?
Noi nutriamo molti dubbi e quella cattedrale nel deserto, che pure nel passato ha contribuito a creare occupazione nella Sibaritide, continua a fare bella mostra di se (si fa per dire) sul litorale calabrese. Una riunione chiarificatrice, magari promossa dal sindaco, che tenda a tranquillizzare i cittadini sulla situazione ambientale interna ed esterna al sito, potrebbe fugare i nostri dubbi. Troveremo però l’ENEL disponibile come quando aveva interessi a Rossano o bisognerà portarla a miti consigli con azioni legali?”.
UILTEC Calabria