A Rende il 2016 ha portato un sacco di gare da cucire su misura per gli amici degli amici.
Del resto, il sindaco Manna (esperto massimo in intrallazzi, quasi come per la sua passione dei… pentiti e della trasversalità) sta lì per questo non certo perché è bravo o perché sa amministrare.
Facciamo una ricognizione (per forza di cose sommaria) degli affari che stanno per andare in porto sotto la supervisione del buon Marcello, che nel frattempo non sembra molto preoccupato per la macchina che gli hanno incendiato e continua a girare tranquillamente e col solito codazzo di parassiti per tutta l’area urbana.
Abbiamo già ampiamente scritto della gara-farsa per la trasformazione del Centro Anziani in Casa di riposo con rette “open” (aperte) decise dal concessionario (unico caso nel mondo!!!).
Ma questa gara è soltanto la più “piccola” rispetto a quelle molto più importanti che verranno decise in questi mesi.
Citiamo in ordine sparso: bando di gara per l’affidamento “Centro Diurno per minori” per un importo di 457mila euro all’anno.
Bando di gara per la gestione degli asili nido per un importo di 212mila euro all’anno.
Gara per l’affidamento del servizio “Assistenza domiciliare” per un importo di 436mila euro all’anno.
Tutte queste gare sono state “preparate” (si fa per dire) dai dirigenti Isa Napoli e Antonio Infantino inserendo nei bandi un criterio di valutazione basato per l’80% sulla qualità e per il 20% sul prezzo. Ciò significa che l’aggiudicazione non dipenderà dal ribasso offerto ma solo ed esclusivamente dalla valutazione personale dei componenti della commissione, che naturalmente faranno vincere le ditte sponsorizzate da Manna e dai suoi amici, cinghiali, cinghialotti et similia.
Ma la “bomba” deve ancora arrivare.
Si tratta di un bando da 25 milioni di euro relativo alla riscossione dei tributi. Il vestito è talmente cucito su misura che su questa gara hanno richiesto un requisito ISO, che in tutta Italia possiede solo la Maggioli spa di Rimini e pochissime altre aziende. Ciò ha impedito la massima partecipazione di più aziende concorrenti e infatti hanno potuto partecipare solo tre aziende e cioè la già citata Maggioli Tributi (che ha vinto l’ultimo bando), la Andreani Tributi spa di Macerata e il Consorzio Arca Service di Potenza.
A Rende, come del resto a Cosenza, si concepiscono gli appalti su misura ma a Rende c’è qualcosa in più.
A Rende si sono inventati che le Commissioni delle gare aggiudicatrici non sono composte da cinque membri per come prevede la legge ma vengono composte in modo artefatto da un presidente (dirigente), un componente (funzionario) e un segretario (dipendente) che non può esprimere alcun parere in merito.
Manna, la sua maggioranza di cinghiali e di cinghialotti e i suoi dirigenti, di conseguenza, si credono onnipotenti e pilotano alla grande tutti i soldi che arrivano.
Mentre nelle gare precedenti la presidenza della Commissione per la gara sui tributi è stata affidata a Isa Napoli, ci si chiedeva chi sarebbe stato il presidente per la gara di quest’anno e i dubbi sono stati sciolti proprio qualche mese fa.
Tocca al supermanager, dirigente del settore Bilancio, Finanza e fiscalità locale e patrimonio Antonio Infantino da Potenza insieme al solito funzionario compiacente e al segretario che non conta nulla.
Queste notizie arrivano direttamente dalla pancia del Comune di Rende, da gente che giustamente non si può esporre ma che non ne può più dei sistemi di Marcello Manna “il pentito” e della sua straordinaria trasversalità che lo porta a dire tutto e il contrario di tutto.
E’ sotto gli occhi di tutti che il dirigente Infantino dovrebbe essere spostato o quantomeno oggetto a rotazione per come prevede la normativa anticorruzione di Raffaele Cantone.
Nel frattempo, Manna ha promesso a iGreco che gli farà costruire a Rende il loro ospedale privato, ha già cominciato a “lavorare” con il business dei migranti, ha promesso a Gianfranco Ponzio, detto il Cinghialotto, che gli darà in esclusiva gli affari dove possono comparire le sue cooperative e inciucia appena è possibile anche con il rettore dell’Unical ed il sindaco di Cosenza. Per non parlare dei Cinghiali (ovvero coloro che lo hanno lanciato in politica), ai quali, volente o nolente, deve sempre dare conto. Un’attività frenetica…
Purtroppo l’opposizione al suo potere è abbastanza blanda, qualcuno magari viene anche “comprato” per un piatto di lenticchie e così, quelle poche volte che si ribella, viene tacitata in maniera agevole.
Così vanno le cose nel fantastico mondo di Manna.
Il sindaco “pentito”.