Lettere a Iacchite’: “Montalto, disagi nelle scuole dell’infanzia: manca il servizio mensa”

Gravi disagi per bimbi e famiglie a Montalto Uffugo per la mancanza del servizio mensa nella scuola per l’infanzia e la primaria. Il Movimento difesa del Cittadino, Associazione consumatori Nazionale e membro CNCU, riceve questa vibrante protesta da parte di un genitore di un bambino che frequenta una scuola pubblica a Montalto Uffugo in provincia di Cosenza, ci associamo a tutti i genitori e riportiamo quanto a noi giunto.

L’inizio dell’anno scolastico per molti bambini rappresenta un momento di cambiamento della vita. I bambini si trovano proiettati in ambienti nuovi, a volte con nuovi insegnati e compagni di classe, i bambini del primo anno di ritrovano completamente in un contesto nuovo. Tutti noi abbiamo vissuto questa esperienza, e per quanto abbiamo potuto frequentare scuole di provincia, di paese, attanagliate dall’atavico stato di abbandono della scuola da parte delle istituzioni, mai è capitato che cotanta disorganizzazione colpisca in modo pesante proprio i più piccoli.

A Montalto Uffugo -CS- la scuola è iniziata il 16 settembre, tra mille difficoltà, ma un problema sistematico non dipendente dalla scuola direttamente in questo caso, si presenta puntualmente alla porta. L’attività della mensa è completamente dissociata dai tempi della scuola, a Montalto Uffugo la mensa dei bambini della scuola dell’infanzia, primarie ed altre, inizia con data da destinarsi, voci di corridoio parlavano del primo ottobre, altri dell’otto ottobre 2019 e così via, le date sono come i numeri del lotto, ognuno ne estrae uno. Sarebbe onesto capire perché sistematicamente ogni anno oramai da più anni, a pagare sono bambini incolpevoli, che non hanno colpe se non di essere nati in questa disperata terra di Calabria che da troppo tempo rivive l’età dei comuni, complici tutti noi di giustificare l’ingiustificabile, presi spesso da questo senso di appartenenza a guelfi o ghibellini che sia, in questo gioco delle parti, in questa farsa dell’ipocrisia.

In tutto ciò alcuni bambini consumano dei pasti preparati la mattina presto per essere consumati intorno alle 12, ossia 6 ore dopo, in barba ad ogni indicazione di conservazione degli alimenti cotti per evitare la proliferazione batterica, ciò si rende necessario per far si che i piccoli possano partecipare alle attività e all’orario didattico previsto. Questi pranzi poi sono consumati, dopo aver pulito le mani con delle salviettine imbevute, portate da casa, perché nei bagni delle scuole non esiste, a Taverna di Montalto Uffugo, da decenni oramai, il sapone e tanto meno la carta igienica, mentre noi tutti spocchiosi la mattina davanti alle scuole facciamo parata, sfoggiamo il nostro misero io, e l’amministrazione comunale vive con la testa sotto la sabbia come lo struzzo…

Il tutto si inquadra in un divenire igienico sanitario a dir poco “criminale”. E così i giorni passano, le cose si ripetono, i bambini sono perennemente malati, strane dissenterie e malattie batteriche sempre più presenti in queste classi dell’infanzia e nella primaria, mentre tutte le mamme in un coro mattutino incominciano il mantra “si figli su sempri malati”.

Mi chiedo cosa manca a questi amministratori per fare in modo che l’inizio delle attività didattiche coincida con quelle del servizio mensa, cosa manca per trovare i fondi per attrezzare i servizi igienici essenziali. Quali difficoltà ataviche devono affrontare per organizzare un servizio standard che generalmente è gestito e somministrato da società esterne che si occupano di ristorazione?

A Montalto Uffugo, l’amministrazione si crogiola nel proprio essere, e non riesce a capire che c’è necessità di organizzare il servizio in modo tale che sia in primo luogo umano e di qualità e mentre tutto questo è in attesa di essere compreso, i bambini mangiano nella gavetta preparata 6 ore prima. Questa è civiltà, questo è sviluppo?