Proprio poche ore fa stavamo analizzando il curioso caso di Feliciano D’Alessandro, l’autista della famiglia Adamo&Madame Fifì, che, pur non andando mai sui cantieri della sorveglianza idraulica, viene regolarmente retribuito con tanto di benefit.
Se ne sta occupando il dirigente Cordova. Che ha dato il via a tutte le verifiche del caso e ha eliminato la società Misura Mercato dal “magna magna” di Calabria Verde.
Infatti il dirigente aveva mandato a Misura Mercato (società cosentina che elaborava le buste paga dei sorveglianti idraulici, molto vicina a San Giuseppe Campanaro e non solo, come vedremo) il riepilogo dei pagamenti dei sorveglianti idraulici.

Bene, in questo riepilogo correttamente non era presente il nominativo di Feliciano D’Alessandro perché comandato ad altro servizio (Direzione Generale) e quindi non svolgeva nessuna attività come sorvegliante idraulico e perciò non doveva essere pagato nessun stipendio.
Invece la società Misura Mercato, emettendo regolarmente la busta paga, induceva in errore il servizio liquidazione della sorveglianza idraulica nella corresponsione delle competenze mensili e permetteva quindi la liquidazione dell’onesto lavoratore Feliciano.
Ma (purtroppo) non parliamo solo di una mensilità perché le buste paga del 2015 presentano importi quasi mai inferiori a 1.300 euro, ma soprattutto permettono di liquidare compensi anche successivi alla presa in carico da parte della Direzione Generale del dipendente D’Alessandro, che ricadono sui capitoli di spesa della sorveglianza idraulica.
Quindi per la sua “attività lavorativa” (ma quale?) in Calabria Verde, giustamente il Feliciano ha doppio stipendio: uno come sorvegliante idraulico (anche se non va mai sul cantiere) ed uno come autista di Madame Fifì e consorte pagato dalla Direzione Generale (ma nella sede centrale di Calabria Verde non è stato mai avvistato…).
Forse qualcuno modifica le buste paga a piacimento della politica e sotto indicazione di qualche Santo? Ma com’è possibile? Eppure il dirigente Cordova aveva più volte rilevato qualche incongruenza ed ammonito con tanto di lettere ufficiali la società cosentina Misura Mercato di comportamenti anomali e perciò vietato in maniera categorica di accettare indicazioni da altri soggetti estranei al suo servizio e senza la sua preventiva nota epigrafata.
Ma, soprattutto, perché Azienda Calabria Verde doveva ricorrere ad una società esterna per elaborare le buste paga viste le competenze interne capaci di fare questo servizio? E chi aveva incaricato Misura Mercato di svolgere quest’attività per Azienda Calabria Verde visto che non esiste né un avviso di gara né tantomeno un contratto?
Forse, però, per questa domanda riusciamo a soddisfare la nostra curiosità.

Infatti, il Dirigente addetto agli Affari Generali, all’Avvocatura ma soprattutto TRASPARENZA E ANTICORRUZIONE San Giuseppe Campanaro darà la seguente risposta: il contratto era stato stipulato con Afor.
Ma Afor e Calabria Verde non sono due aziende completamente autonome una dall’altra e perciò una piccola gara, anche truccata, non si doveva fare?
Massì, Calabria Verde fa giurisprudenza a parte…
A proposito di Misura Mercato, chi ci segue sa che ce ne siamo occupati anche per le vicende legate al Comune di Cosenza. La società infatti ha vinto più gare ma principalmente quella con la quale si impegna a trovare ragionieri (sì, ragionieri…) per il servizio Ragioneria del Comune.
Tutto in regola e a norma di legge. Ma capite bene che è una truffa ai cittadini bella e buona. Perché in quegli uffici, dove il dirigente Dattis (che si è preso la responsabilità di firmare) sostiene che non ci sono ragionieri, c’è gente pagata che passa le giornate a non fare niente, non certo, in questo caso, per colpa sua.
Misura Mercato, poi, che ha sede nel centro storico, agli Archi di Ciaccio, è gestita dal braccio destro di Luciano Vigna, vicesindaco di Cosenza, della stessa “parrocchia” di San Giuseppe Campanaro, Fausto Orsomarso, Peppe Scopelliti (e poi dicono che la colpa è sempre dei cosentini!) e di tutti quei post fascisti che una volta facevano il saluto romano e adesso fanno incetta di soldi pubblici inciuciando con quelli che salutavano a pugno chiuso. Come Adamo&Madame Fifì ma anche Palla Palla, che adesso vorrebbe darci lezione di moralità mettendo il suo commissario “cosentino”.
E, all’oggi, la società “dei magnaccioni” (come chiamerebbero certamente Misura Mercato a Roma e dintorni) ha incassato dal Comune di Cosenza più di 250 mila euro. Per non parlare del Comune di Paola, con il quale ha una convenzione da 3500 euro al mese per fare… contabilità.
E due più due quasi sempre fa… quattro. O no?