Buongiorno,
ci sono novità contro la proposta di Orlandino Greco per il fantomatico pardo del Cocuzzo: alcune prese di posizione da parte dei sindaci di Carolei e San Lucido hanno svelato la realtà dei fatti. Le allego mio intervento, e la ringrazio anticipatamente.
Tra Estetica ed Economia reale – l’ultima fantasmagorica trovata dell’ “Orlandino”: il parco della Catena Costiera (e i sindaci questa volta approfondiscono…)
di Luciano Luciani
Ero stato facile profeta a comprendere che la proposta del consigliere regionale Orlandino Greco, per l’istituzione dell’Area protetta Regionale di Monte Cocuzzo e della Catena Costiera, fosse in realtà una delle trovate a basso costo del “deus sine machine” di Castrolibero; fatta esclusivamente per un suo tornaconto elettorale, finalizzata a reperire voti con le solite promesse di un futuro di posti di guide turistiche e di progettazioni.
Ma era chiaro già vedendo la firma di Greco Orlandino, come proponente, pensare che si trattasse della solita “bufala Orlandinesca” di pre-elezioni. Del resto, l’ex giovane promessa del MSI, ci ha abituato a proposte roboanti ma inutili e mai effettivamente portate a termine; come i campi da golf, la legge sui borghi, la dieta mediterranea e altre incredibili idee che mai hanno raggiunto una conclusione.
Ma questa ultima è veramente da “copia incolla” da un lato, ma è politicamente criminale nei confronti delle comunità interessate loro malgrado. E se alcuni sindaci meno accortii hanno abboccato come quello di Mendicino o quello di Domanico, altri più disincantati e meglio connessi con le proprie comunità hanno con garbo espresso delle perplessità.
Il sindaco di Carolei, Francesco Iannucci, aveva iniziato a esprimere perplessità alla recente cena del 15 novembre, ospite del Rotary Club Mendicino insieme agli altri sindaci. La storia dei Parchi aveva creato sempre spopolamento e solo vincoli per le comunità amministrate, citando una recente pubblicazione al riguardo dell’ISFOL, e sottolineando come la cifra, stanziata per i cinque anni di 600 mila euro, per la sua esiguità fosse utile solo alla progettazione dello stesso.
Anche l’amministrazione di S. Lucido con una forte presa di posizione, con una lettera firmata dal capogruppo di maggioranza dott. Luigi Novello e dall’ing. Alessandro Stefano (vicesindaco) rivolta a tutti i sindaci interessati, ha espresso una posizione critica e motivata al riguardo dell’idea del trasformista e illusionista Orlandino Greco.
L’amministrazione di S. Lucido, rispondendo ai tecnici redattori della proposta afferma : “la risposta fatta a difesa della proposta di legge… non chiarisce un bel niente e soprattutto non dà risposta alle lamentele giunte da più parti del territorio. Ci sembra un po’ frettolosa ed avventata l’analisi fatta sulle tematiche connesse alle valutazioni ambientali legate al dipartimento della Regione Calabria”. L’amministrazione di S. Lucido lamenta inoltre la problematica urbanistica relativa ai piani strutturali Comunali PSC e ai piani strutturali associati PSC, esprimendo ai tecnici il disappunto per la loro risposta evasiva al riguardo. Non è immaginabile, lo ripetiamo con forza, programmare un Parco Naturale senza affrontare la tematica urbanistica in collaborazione con le amministrazioni del territorio”.
La missiva del sindaco di S. Lucido diventa ironica con ragione quando affronta la valenza occupazionale del progetto relativamente alla formazione di guide escursionistiche. “L’esperienza insegna che le attività di guida escursionistica non hanno dato seri risvolti occupazionali, ma prodotto opportunità solo per le docenze…”. La missiva poi affronta alcune tematiche concettuali e la tematica dei cinghiali che stanno dando problemi grossissimi nelle altre aree dei parchi in tutta Italia e conclude ironicamente dicendo chiaramente che la proposta cosi come presentata e argomentata si presta a essere percepita come mera propaganda.
Davanti alle prese di posizione di sindaci illuminati e veramente a difesa del territorio e non di interessi altri, politici e elettorali, si può sperare che la proposta di Orlandino Greco sia bocciata da tutti per non diventare una calamità per le aziende agricole e gli allevamenti del territorio e per le poche imprese e per le opportunità future dei giovani. Questo territorio, egregio consigliere regionale in scadenza, non ha bisogno di presidenze, consigli di amministrazione e di carrozzoni con grande sperpero di denaro pubblico.
Il parco da Lei pensato, egregio consigliere in uscita definitiva dalla Regione, come auspichiamo, per la sua estensione megagalattica finirebbe per uccidere l’economia di questi territori che possono vivere di allevamenti, pastorizia, di produzione di latte e di settori importanti dell’agroalimentare, come la produzione di olio e simili. Ma danneggerebbe anche la nostra agricoltura, perché nel perimetro di quello che dovrebbe essere il parco, insistono molte aziende che producono. Egregio fantasioso legislatore del nulla Orlandino Greco, qui non servono le poltrone, bensì il lavoro e lei in cinque anni non ha nemmeno avuto la capacità non dico di crearlo un posto produttivo ma nemmeno di immaginarlo…
Egregio consigliere di destra, di sinistra, meridionalista e poi statalista con il Pd, Le vorrei citare alcuni dati tecnici non miei ma di istituti che fotografano le realtà del Pollino, della Sila e dell’ Aspromonte, che certo hanno storia e peculiarità più importati anche storicamente.
Premesso che dopo l’Abruzzo siamo al secondo posto per superficie protetta, ben il 15, 6%, molto interessante è il dato demografico all’interno delle aree protette, dove in Italia questo dato è positivo del 5% (riferito al periodo 1991 2012, con punte nel Circeo del + 20%. Nel sud si ha un dato negativo dell’8,1 %, raggiungendo per il Parco del Pollino il -18% e per l’Aspromonte il record negativo del 20%.
Altro dato interessante, è la capacita di generare valore da parte delle imprese ivi localizzate, che a fronte del Parco dello Stelvio con euro 22.491 o le Cinque Terre o l’Arcipelago Toscano con 21.000 euro, troviamo Sila Aspromonte e Pollino agli ultimi tre posti con 5.200 euro dell’Aspromonte sino ai 5.586 della Sila e i 7.000 del Pollino
Ecco egregio consigliere, Lei ha in mente solamente i voti e le poltrone, come per i campi da golf, la legge dei borghi, o questa area protetta, prova a importare magari realtà che riescono in altre parti di Italia o del mondo (i campi da golf spagnoli) ma nella sua superficialità non tiene conto delle realtà peculiari con cui si confronta, non riesce a contestualizzare la realtà che la circonda e non capisce che prima di progettare qualcosa deve fare l’ex ante, che significa la realtà esistente per poter pensare a un ex post, cioè quello che si vorrebbe.
Se stesse più attento o studiasse le cose senza fare propaganda, potrebbe accorgersi che la realtà dei territori che immeritatamente sta rappresentando, necessitano altre soluzioni, ma capisco che per Lei chiedere questo è impegnativo, più facile fare effetti speciali, proposte che non arriveranno mai a termine, tanto quello che conta è la sua elezione per Lei, ma per i nostri giovani, le nostre imprese, conta poter sopravvivere e Lei sta provando in tutti i modi ad uccidere l’esistente economico e contribuire allo spopolamento e alla fuga dei giovani, nostri figli, forse anche suoi…