Nella “Vigna” di Misura Mercato srl mangiava anche l’autista di Madame Fifì

Nello scorso mese di gennaio, prima ancora che a Calabria Verde si insediasse il commissario Nello Gallo, è stato deciso di chiudere il rapporto con Misura Mercato srl, la società cosentina che elabora le buste paga dei sorveglianti idraulici, molto vicina a San Giuseppe Campanaro, gestita da Gianluca Bilotta, braccio destro del vicesindaco di Cosenza Luciano Vigna (legatissimo allo stesso Campanaro). Che prende tuttora soldi da Palazzo dei Bruzi.

Il-sindaco-Mario-Occhiuto-e-il-suo-vice-Luciano-Vigna

Dopo gli articoli di Iacchite’, almeno a Calabria Verde, si è scatenato il finimondo e sono uscite fuori tutte le magagne. Giusto per riepilogare, tutti ormai avevano capito (anche e soprattutto la magistratura) che con questa società ci fosse come minimo una corsia preferenziale. Sì, perché Misura Mercato era addirittura funzionale ai pagamenti irregolari dell’autista di Nicola Adamo&Madame Fifì, il mitico Feliciano D’Alessandro.

Ennio Morrone e il mitico Feliciano
Ennio Morrone e il mitico Feliciano

Emettendo regolarmente la sua busta paga, induceva in errore il servizio liquidazione della sorveglianza idraulica nella corresponsione delle competenze mensili e permetteva quindi la liquidazione dell’onesto lavoratore Feliciano…

Ma, soprattutto, non si era proprio capito (o forse si era capito troppo bene) perché Azienda Calabria Verde dovesse ricorrere ad una società esterna per elaborare le buste paga viste le competenze interne capaci di fare questo servizio. E chi aveva incaricato Misura Mercato di svolgere quest’attività per Azienda Calabria Verde visto che non esiste né un avviso di gara né tantomeno un contratto…

Il segretario regionale del PD Ernesto Magorno queste cose le dovrebbe sapere, eppure ieri ha scritto in un comunicato che questa società, sempre Misura Mercato (i post fascisti che fanno affari con i post comunisti…) non deve più partecipare alla gestione delle finanze del Comune di Cosenza, dove ha già intascato più di 250mila euro. Eppure non “vede” che si tratta della stessa società che faceva favori alla sua “capa” Madame Ffì, la strega assoluta, e a quel “broccolone” del marito con autista incorporato.

Il solito sguardo strabico del PD, che vede soltanto quello che gli fa comodo.

Ma ormai ci siamo abituati…