Perché non Capitan Findus? (di Giulio Bruno)

Perché non Capitan Findus?

di Giulio Bruno

Avrei preferito Capitan Findus. Senza nulla togliere a Capitano Ultimo, uomo che strinse le manette ai polsi di Totò Riina, ma Capitan Findus avrebbe avuto altro impatto mediatico. Vecchio lupo di mare, intrepido solcatore di oceani, avventuroso e temerario personaggio abituato a sfidare i marosi in tempesta, onde alte sette metri, pirati di ogni fattura. Eppure lui sempre lì, col suo faccione buono e rassicurante, l’espressione del viso ricoperto di rughe e quella barba bianca come la neve a nascondere le cicatrici di mille battaglie e avventure.

Capitan Findus sarebbe stato un ottimo assessore regionale all’ambiente e ai sette mari. Con quei baffi a manubrio, quella sicurezza nel reggere l’enorme timone in legno del suo vascello, la sua divisa scura e il dolcevita immacolato, il berretto da vero capitano. Purtroppo, l’ultimo Capitan Findus è venuto a mancare pochi giorni fa, dunque la neo governatrice calabrese Jole Santelli ha perso la ghiotta occasione di averlo al fianco.

Ma, qualora fosse stato ancora vivo, sarebbe stato chiamato in giunta? Ne dubito. Un vero peccato. V’immaginate lo scoop? Capitan Findus assessore regionale in Calabria, avviso ai naviganti: da oggi in avanti non si scherza più, tutti i pesci finiranno nella rete, tonni, occhioni, capitoni e ogni sorta di triglietta o cefalotto, sardine comprese. In un mondo perfetto Capitan Findus sarebbe diventato addirittura governatore, con l’impegno di trascinare la Calabria fuori dalle secche della cattiva politica.

Oh Capitano, mio Capitano, “lunghi giorni in mezzo al mare, mare che non ti ha mai dato tanto, mare che fa bestemmiare, quando la sua furia diventa grande e la sua onda è un gigante”. Quell’onda che “ti solleva forte e ti toglie dal tuo pensare, che ti spazza via come foglie al vento e vien voglia di lasciarsi andare, giù leggero nel suo abbraccio forte…”.

Ma Capitan Findus non avrebbe mai accettato l’abbraccio forte del governatore Santelli. Di questo ne sono certo, come sono certo che lui, uomo d’altri tempi, non avrebbe mai detto “la conosco da ventisei anni e non me l’ha mai data”. Ma come fanno i marinai? Insomma, avrebbe declinato un eventuale quanto improbabile invito, avrebbe sorriso con i suoi occhi espressivi e sarebbe sparito al tramonto, con la sua barca, verso l’orizzonte. Dovremo farci bastare Capitano Ultimo, beninteso persona perbene e onesta ma non di certo un esperto di questioni ambientali, al quale andrà affiancato tutto il resto della giunta.

Fossi in Jole Santelli, non mi discosterei dal solco tracciato: Capitan Totti allo sport, Capitan Del Piero alle pubbliche relazioni, Capitan Uncino (alias Francesco Facchinetti) allo spettacolo e al turismo, Capitan Harlock alla cultura planetaria, Capitan America alla legalità e Capitan Kirk di Guerre Stellari alle innovazioni. E ai lavori pubblici? Alla sanità? Nessun problema, qualcuno con la Pasta del Capitano lo si trova sempre…