Fonte: Il Fatto Quotidiano
“È una corsa contro il tempo perché questo virus si sta sviluppando con una velocità impressionante, anche al di sopra delle nostre previsioni e dei dati che arrivavano dalla Cina. Stiamo facendo una corsa enorme anche nell’aprire nuovi posti di terapia intensiva”, ha spiegato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera. “Ogni giorno – ha sottolineato – abbiamo duecento persone che arrivano in pronto soccorso da ricoverare con delle situazioni critiche, quindi vuole dire che ogni giorno dobbiamo trovare duecento posti letto in più”. Ieri il capo della Protezione civile Angelo Borrelli aveva voluto rassicurare dando garanzie sulla tenuta delle strutture sanitarie: “Non ci sono criticità nei nostri ospedali”, ha detto, “compresi in quelli della Lombardia che sono oberati di lavoro”, e poi ha ribadito anche che è in atto “il piano di potenziamento delle terapie intensive e sub intensive”.
Tra gli ultimi casi accertati c’è anche una coppia di anziani, marito e moglie sui 70anni, che era stata ricoverata all’ospedale Molinette di Torino per quella che si pensava fosse una banale influenza: dai tamponi è emerso però che si tratta di coronavirus e ora l’intero reparto di medicina dovrà essere chiuso e il personale medico messo in isolamento, così come anche gli altri pazienti che vi sono ricoverati. I due anziani sono arrivati domenica al pronto soccorso e non hanno comunicato subito che il figlio lavora a Lodi, zona focolaio dell’epidemia, e che era stato a trovarli.
Ma c’è anche il primo contagio accertato all’interno dello Stato del Vaticano, motivo per cui sono stati temporaneamente sospesi tutti i servizi ambulatoriali della locale Direzione Sanità e Igiene.
A Napoli invece, un traghetto proveniente da Genova con a bordo 125 persone è bloccato nel porto perché alcuni membri dell’equipaggio manifestano sintomi che potrebbero essere riconducibili al coronavirus.