Coronavirus, ospedale di Cetraro nel caos: medici e infermieri in subbuglio, arrivano le autorità?

All’ospedale di Cetraro, ribattezzato Guantanamo da una drammatica lettera giunta in redazione (http://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-coronavirus-lospedale-di-cetraro-come-guantanamo/), sta succedendo di tutto, altro che Centro Covid-19. Le ultime notizie sono gravi: è deceduta una paziente sospetta positiva di 94 anni, di San Lucido, che era rimasta all’ospedale di Cetraro nei giorni scorsi. Tra poco sarà effettuato il tampone post mortem, che chiarirà se il suo decesso sarà da inserire nel triste elenco dei “con coronavirus”.

Nel frattempo, si preannunciano controlli da parte delle autorità competenti per una serie di irregolarità nei lavori per la realizzazione della Tac, assegnati ad una ditta ma eseguiti da un’altra, forse neanche in regola. E come se non bastasse, c’è grande malcontento tra medici ed infermieri per la grossolana mancanza dei requisiti strutturali per poter ospitare un Centro Covid-19. Il personale si ribella alle disposizioni della Regione Calabria e dell’Asp di Cosenza riguardanti l’attivazione dei posti Covid-19 nell’ospedale spoke. Sostengono che l’ospedale di Cetraro non sia assolutamente nelle condizioni di ricoverare i pazienti positivi, circostanza tra l’altro ben nota ormai da qualche giorno.(http://www.iacchite.blog/coronavirus-gli-ospedali-di-cetraro-e-paola-non-hanno-i-requisiti-per-ricoverare-pazienti-positivi/).

Nel mirino di tutti, adesso anche dei politici, il direttore sanitario Vincenzo Cesareo, che ha incassato dure prese di posizione. Dal consigliere regionale del Pd Giuseppe Aieta al gruppo consiliare Cambia Paola, che ne ha chiesto espressamente la rimozione. “… La guerra fra poveri – si legge in una nota – deve finire. Giacché la scarsità di risorse genera anzitutto il rischio di non essere curati e, in secondo luogo, produce spettacoli indegni come quello cui abbiamo assistito negli ultimi giorni, in cui il direttore sanitario dello “spokenstein” Paola-Cetraro ha tentato di ostacolare il rafforzamento dell’Ospedale San Francesco nonostante l’emergenza in corso. A tale proposito, chiediamo che le istituzioni cittadine ed il consigliere Regionale Graziano Di Natale facciano sentire alta la propria voce, richiedendo l’immediata rimozione di Vincenzo Cesareo da un ruolo cui evidentemente non è idoneo e la sua sostituzione con una personalità imparziale, libera da condizionamenti e, soprattutto, in grado di assicurare ai cittadini efficienza, serenità e fiducia”.​