Coronavirus, il focolaio di Cutro

È Cutro il comune della provincia di Crotone che desta maggiori preoccupazioni per la diffusione del contagio e non a caso ieri, prima ancora della grottesca “chiusura generale” della Calabria decisa dalla Regione, era già arrivata l’ordinanza per Cutro. L’analisi epidemiologica dei contagi finora riscontrati nel Crotonese rivela che proprio a Cutro, dove si registra il più alto numero di persone rientrate dal Nord Italia, soprattutto dall’Emilia-Romagna, che si sono autodenunciate, si troverebbe un focolaio del virus.

Non è un mistero che in questi ultimi giorni si sia registrata un’impennata improvvisa dei casi positivi a Crotone e provincia. Riguardo alla provenienza dei contagiati, Cutro ha un ruolo centrale. Tra i pazienti contagiati ci sarebbero infatti quattro operai di un consorzio pubblico forse infettati da uno dei primi pazienti positivi, anche in questo caso riconducibile a Cutro.

I sindaci del Crotonese avevano già lanciato l’allarme e avevano chiesto alla Regione Calabria “di qualificare tutta la Provincia di Crotone come zona rossa per evitare la circolazione di persone e mezzi non necessari e non far entrare altre persone nei territorio”. Nel territorio della provincia di Crotone si è arrivati a una cinquantina di casi di contagio. Un numero che ha fatto scattare l’allarme tra i sindaci: “Alla luce delle ultime novità nella provincia in materia di contagio da covid 19 e della situazione di alcune aree del territorio già con alcuni casi conclamati, siamo tutti preoccupati che un eventuale circolazione del virus nei nostri paesi non potrà essere gestito con le forze dell’ordine“.